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Pensioni, l'avvertimento dell'Europa al prossimo governo: la riforma Fornero non si tocca

Giovanni Ruggiero
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Da Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale sono arrivate nuove sollecitazioni per l'Italia perché non vengano toccate le riforme previdenziali degli ultimi anni, vale a dire la famigerata Fornero. La tempistica lascia pochi dubbi sulle reali intenzioni di Francoforte, intenzionata a mandare un segnale al possibile governo Lega-M5S che proprio nei rispettivi programmi elettorali avevano scritto a chiare lettere l'idea di abolire la riforma sulla pensioni. Leggi anche: Il piano congiunto Di Maio-Salvini: colpo di grazia alla Fornero L'Europa spinge perché aumenti ancora l'età pensionabile, con la mannaia imminente del rapporto della Commissione europea sull'invecchiamento che porta con sé solo brutte notizie per gli italiani. Le previsioni, come ricorda il Giornale, anticipano il picco della spesa previdenziale che avrà un pesante effetto sui conti pubblici, nonostante le ripetute riforme lacrime e sangue degli ultimi venti anni. Il peggio per il bilancio italiano arriverà prima degli anni Quaranta, il che rende indispensabile intervenire al più presto seguendo la strada già segnata dal governo Monti. Quel che più spaventa Fmi, Bce e Ocse è che il prossimo governo allenti i cordoni della spesa previdenziale, in un periodo di bassa crescita. Il vero terrore è la reazione dei mercati, con gli spettri del 2011 che tornano ad aleggiare su Palazzo Chigi. A quel punto per il prossimo premier non resterà che aumentare le tasse, sempre perché lo vuole l'Europa. 

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