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Banche nel mirino per il governo Lega-M5s: smaltimento Npl a rischio, quali rischi si corrono

Davide Locano
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Piazza Affari nuovamente giù: ha chiuso in calo dell'1,31% con scambi per 2,9 miliardi di euro. Niente di eccezionale perchè in linea con le sedute di lunedì e martedì. Vuol dire che c'è preoccupazione ma, per il momento, la situazione è ancora sotto controllo. Sono andate male tutte le Borse europee che hanno chiuso mediamente in ribasso dell'1%. Francoforte la piazza peggiore con un calo dell'1,47%. Sui listini pesano certamente i nuovi segnali di guerra che Trump vuole lanciare sul fronte degli scambi commerciali internazionali. Un ruolo decisivo, però, è giocato anche dalla situazione politica italiana. Il nuovo governo desta crescenti paure che si riflettono sullo spread. Ieri nuovamente in tensione fino a sfiorare quota 200 punti. Nel finale ha contenuto la distanza a quota 190. Tuttavia la paura cresce. Leggi anche: Draghi ci può scaricare: Italia, la data della possibile catastrofa A farsene portavoce l'agenzia Fitch che già due giorni fa aveva espresso dubbi sulla tenuta del debito. Ora mette nel mirino le banche. A parere dei suoi analisti il governo M5S-Lega potrebbe rappresentare un rischio se portasse a «una prolungata caduta delle fiducia degli investitori». Le banche potrebbero rallentare lo smaltimento degli Npl. «La fiducia del mercato - scrive l'agenzia - sembra essersi indebolita da quando la coalizione tra M5S e Lega ha rivelato proposte che, se pienamente attuate, avrebbero un effetto significativo sulle finanze pubbliche italiane e sul suo settore bancario». Fitch ricorda come sia salito il differenziale tra Btp e Bund. «Lo spread si è ampliato e la volatilità dei prezzi delle azioni bancarie è aumentata», ammonisce sottolineando che i giudizi sulle banche italiane potrebbero essere ritoccati al ribasso.

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