Ilva: Bellanova, da Governo ancora nulla di sensato (2)
(AdnKronos) - Questa proposta, aggiunge Bellanova, "prevedeva strumenti per gli esodi incentivati comprese 100mila euro a lavoratore oltre alla cassa integrazione fino al 2023 e l'impegno di AM a supportare il perseguimento della stabilità occupazionale per tutti i dipendenti Ilva. Garantiva ai lavoratori restanti la permanenza in AS per le opere di ambientalizzazione e indicava le garanzie occupazionali per tutti i lavoratori coinvolti nel processo di rilancio dell'Ilva perché avessero garanzie di continuità occupazionale a tempo indeterminato. Rafforzava le misure sulla tutela e sulla salvaguardia ambientale e contemplava le azioni specifiche per Genova, a partire dall'Accordo di Programma, e per Taranto, con uno specifico Protocollo d'Intesa". Una base di partenza che, rileva ancora l'esponente del Pd, "ne siamo certi, la discussione tra le parti sarà utilmente in grado, se immediatamente riconvocata e messa nelle condizioni di operare, di ampliare e ulteriormente rafforzare con elementi migliorativi. Ecco perché il gioco del Ministro Di Maio è pericolosissimo: relega la trattativa a un ruolo del tutto secondario e fino a questo momento ineffettuale, affida ad altri il confezionamento di alibi di non specificata natura, non chiarisce se per questo Governo l'Ilva è una azienda strategica di interesse nazionale come finora affermato, anche per legge, dai Governi precedenti e dal Parlamento". Dinanzi alla enorme delicatezza e complessità della vicenda, conclude Bellanova, "sarebbero state necessarie ben altre autorevoli assunzioni di responsabilità e alla fine a pagare questo colpevole vuoto saranno solo i lavoratori, l'ambiente, la salute dei cittadini, le imprese dell'indotto e quelle della filiera che ha bisogno come il pane dell'acciaio dell'Ilva, i territori coinvolti. Nessun gioco dello scaricabarile, per quanto ad effetto, riuscirà a mistificare questa verità".