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Mediaset, M5S pronto all'agguato a Berlusconi: Conte e Di Maio incontrano l'Ad di Vivendi

Matteo Legnani
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Era stato tutto congelato lo scorso aprile: il "grande nemico" Vivendi era stato respinto alle porte di Cologno Monzese, trovandosi con un 20% appena delle quote del Biscione di per sè inutile. E su Telecom l'accordo tra Pd, Forza Italia, Lega e M5S aveva trascinato Cassa Depositi e Prestiti dentro Telecom (anche grazie all'alleanza col fondo Elliott), respingendo i francesi anche dalla società telefonica e, quindi, dall'Italia. Lega e M5S, ai tempi, avevano interesse a tenere buono il Cavaliere in vista dell'accordo di governo con cui di lì a poche settimane sarebbero andati al governo. Ma ora, scrive Il Fatto Quotidiano, le cose starebbero cambiando, coi 5 Stelle non più disposti a fare da reggimoccolo al duo Salvini-Berlusconi e un po' per avere uno strumento di pressione in più nei confronti della Lega (che ha tuttora interesse a non rompere del tutto con Berlusconi) che trionfa nei sondaggi. L'inizio del cambio di strategia, scrive sempre Il Fatto, potrebbe essersi verificato sabato scorso quando a Bisceglie (vicino a Bari, in occasione del convegno DigithOn) il premier Giuseppe Conte e il suo vice (nonchè ministro del Lavoro) Luigi Di Maio hanno incontrato l'amministratore delegato di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine. Il manager avrebbe tentato di convincere i due che Vivendi è in Italia per restarvi e su basi di parità, credendo nel nostro Paese al punto da creare un'articolazione societaria italiana (Vivendi Italia). L'obiettivo è far sì che in Tim Cassa Depositi e Prestiti assuma un ruolo terzo, lasciando fare al mercato. E se Vivendi dovesse integrare Tim, tornerebbe ad essere un pericolo per Mediaset. Leggi anche: Mediaset, il colpaccio di Pier Silvio che salva il Biscione: i francesi di Vivendi messi all'angolo

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