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Giovanni Tria all'Eurogruppo: "State tranquilli, il rapporto debito-Pil tornerà a scendere dal 2019"

Cristina Agostini
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Dopo il braccio di ferro con il Movimento Cinque Stelle e Luigi Di Maio sulla manovra, le dimissioni minacciate e la telefonata di Sergio Mattarella, il ministro Giovanni Tria è andato a Lussemburgo per l'Eurogruppo per difendere il Def: il messaggio del governo italiano all'Europa è "di stare tranquilli. Adesso cercherò di spiegare quello che sta accadendo e come è formulata la manovra. Il rapporto tra debito e Pil scenderà a partire dal 2019". Tria, insomma, pur tra mille perplessità (che emergono, per esempio, quando afferma che "cercherò di spiegare quello che sta accadendo"), mostra di voler affrontare di petto l'Europa e difendere una manovra che non gli piace fino in fondo. L'obiettivo del ministro è quello di evitare violenti attacchi speculativi, ed è proprio su questa leva che Mattarella, secondo diversi retroscena di stampa, avrebbe insistito per convincerlo a desistere dal passo indietro. Leggi anche: "Così i fondi sovrani decideranno il nostro futuro". Crac-Italia, parla Tremonti Le dichiarazioni di Tria seguono quelle di Matteo Salvini e di Giuseppe Conte. "Abbiamo gettato le basi per una manovra seria e coraggiosa, che guarda alla crescita nella stabilità dei conti pubblici", scrive il presidente del Consiglio su Facebook, "una manovra che vuole offrire una risposta alla povertà dilagante, ai pensionati, alle famiglie, ai risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie, che non taglia un euro al sociale né alla sanità. Una manovra che inizia ad abbassare le tasse e che scommette sul più grande piano di investimenti della storia repubblicana. Una manovra che segna la svolta per il rilancio del Paese e lo sviluppo sociale". "I soldi ci sono basta farli girare", dice il vicepremier e ministro dell'Interno: "Se la gente lavora, investe, spende la gente compra e paga le tasse; lo Stato incassa di più e il debito diminuisce". Ora la sfida è con l'Europa. 

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