Manovra, la trattativa segreta con Bruxelles: così Lega, Savona e Tria possono fregare Luigi Di Maio
Dietro lo slogan "la manovra non si cambia" nel governo si procede con la "trattativa segreta" con l'Unione europea. Una trattativa che potrebbe vedere in prima fila la Lega e i ministri economici Giovanni Tria (Tesoro) e Paolo Savona (Affari Ue) e in seconda battuta, di fatto in ruolo penalizzato, il Movimento 5 Stelle. Leggi anche: "Spread a 500, speriamo arrivi la troika". Una sconcertante Meli in diretta È Repubblica a svelare la triangolazione sui conti, che coinvolge anche il Quirinale e Palazzo Chigi. Per favorire la distensione con Bruxelles, Roma potrebbe prevedere modifiche alla manovra in Parlamento, "inserendo il monitoraggio costante - con cadenza trimestrale - dei conti dello Stato". Un modo per verificare passo passo se, per esempio, il Pil crescerà in linea con le stime del governo o sotto le previsioni. In quest'ultimo caso, verrebbero tagliate le spese, dai fondi stanziati per le pensioni e la riforma della legge Fornero a quelli per la Flat tax, "ma soprattutto - sottolinea il quotidiano - reddito di cittadinanza". La procedura d'infrazione della Commissione Ue partirebbe lo stesso, ma sarebbe un segnale per i mercati preoccupati dal contenimento del deficit. Su questa priorità il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, Savona, Tria, il presidente Sergio Mattarella sono tutti concordi. A rischiare di più però sono i grillini, che rischiano di vedersi bruciare i loro assi a pochi mesi dalle elezioni europee.