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Governo, manovra, ecco le misure sugli immobili

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Il Pdl lancia l'allarme. Con le deduzioni e con le nuove aliquote il governo vuole fare cassa con gli immobili. Il gettito crescerà di 10 miliardi

Ignazio Stagno
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Preparatevi ad aprire il portafoglio. La stangata sulla casa è in arrivo. Con la manovra che sta per varare il governo Letta gli immobili saranno tartassati. Il Pdl ha preparato un dossier per smascherare la sprangata fiscale che Saccomanni&co stanno preparando sulle nostre spalle. Ecco tutte le mele marce che possono piombare sulla casa. Si parte con la franchigia e le deduzioni. Tutte le agevolazioni per i figli che prima erano automatiche e di fatto garantivano l'esenzione a 5 milioni di abitazioni popolari, oggi potranno essere introdotte discrezionalmente dai comuni. Poi c'è la Tasi. Che quasi quasi fa rimpiangere l'Imu. Il gettito della nuova imposta è di fatto uguale alla vecchia imposta sulla casa. L'unica differenza è il nome. Ma se le cose andranno male per il 2014 preparatevi alla stangata del 2015. Il tetto dell'aliquota al 2,5 per mille vale solo per il 2014. Negli anni successivi può salire fino al 7 per mille. L'aliquota standard della Tasi dell'1 per mille si potrà aggiungere a quella massima dell'Imu portando l'aliquota massima al tetto record dell'11,6 per mille. Le cose non vanno bene nemmeno per chi ha una casa sfitta. Tornerà infatti con effetto retroattivo la tassazione Irpef sulle case sfitte. In sostanza sulla casa arriveranno molte più tasse rispetto al 2012. I proprietari di casa pagheranno molto di più sia rispetto al 2012 ma anche rispetto al 2013 nonostante l'Imu sia stata abolita. Infine arriva pure la Trise. Confcommercio è stata chiara: sulla tassa dei rifiuti sono previstio rincari del 600%. Risultato? La patrimoniale sugli immobili da 20 miliardi di gettito potrebbe passare a 30 miliardi. Ben dieci miliardi in più rispetto al 2012-2013. Cosa deve fare il governo - E allora cosa fare per salvarsi dalla stangata? Il governo dovrebbe adottare alcuni provvedimenti semplici ma efficaci come ad esempio aumentare la deduzione forfettaria dell'Irpef per i redditi di locazione innalzandola dal 5% al 15%. Poi bisognerebbe, come sottolinea il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, estendere l'esenzione dall'Imu anche alle società immobiliari e anche alle persono fisiche. Sul fronte contartti sarebbe necessario introdurre contratti flessibili per le locazioni. L'Imu va riodotta al 4 per mille per gli immobili locati e va eliminata la tassazione Irpef degli immobili ad uso abitativo non locati nello steso comune nel quale si trova la casa adibita ad abitazione principale. Infine è necessario introdurre misure di semplificazione della disciplina della cedolare secca ed estenderne l'applicazione alle locazioni ad uso diverso dall'abitativo. 

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