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Fisco, la "flat tax incrementale". L'idea di Lega e M5s: chi pagherà solo il 15% di tasse, e la Meloni gode

Giulio Bucchi
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Una "flat tax incrementale". Sarebbe questa secondo il Corriere della Sera la mediazione raggiunta tra Lega e M5s per far partire la tassa piatta al 15% già dal 2020. Il sistema prevederebbe un taglio netto delle tasse solo per chi, nella dichiarazione dei redditi, segnalerà un incremento del proprio reddito. Tradotto: chi dichiarerà nel 2019 dichiarasse 50mila euro e nel 2020 60mila, pagherebbe il 15% di tasse ma solo su quei 10mila euro di differenza. Secondo le stime del governo, questo permetterebbe di adottare la misura in maniera soft, con una spesa di soli 2 miliardi.  "Era ora - esulta Giorgia Meloni -. Pare che finalmente il Governo abbia deciso di ascoltare Fratelli d'Italia e stia ragionando sulla Flat tax al 15% sui redditi incrementali. La storica proposta di Fratelli d'Italia prevede una tassa piatta applicata solo a quanto dichiarato in più rispetto all'anno precedente: fa emergere il sommerso, non pesa sulle casse dello Stato e incentiva a lavorare e produrre di più. Una volta estesa la base imponibile della Nazione, la Flat tax potrebbe poi essere estesa all'intero reddito di famiglie e imprese. Se la maggioranza ci avesse dato retta già più un anno fa, oggi saremmo alla seconda fase. Comunque, meglio tardi che mai. Speriamo che finalmente si passi dalle parole ai fatti".

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