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Fisco: tutte le scadenze da dicembre a gennaio

Lucia Esposito
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Un mese di fuoco per i contribuenti. Un mese durissimo in cui, tra gli acconti dell'Imu e la tassa sui servizi, il Fisco spera di incassare circa quaranta miliardi. Ecco dal due dicembre al mese di gennaio tutte le scadenze che pendono sulla nostra testa. Se negli scorsi anni il Fisco aveva tenuto conto della crisi e aveva ridotto la percentuale degli anticipi di imposta, nel 2013 ha fatto marcia indietro. Per finanziare qualche mini-taglio ha portato l'acconto dell'aliquota Irpef al 100% (era del 99 per cento). In pratica, si dovrà pagare tutta l'imposta dovuta per il 2013. Ecco dal due dicembre fino a al mese di gennaio tutti i pagamenti che ci aspettano, ecco il nostro calendario di passione Due dicembre: entro questa data bisogna pagare il secondo acconto Irpef, il secondo acconto Irap per chi ha la partita Iva e per le società di persone. Da pagare anche il secondo acconto della cedolare per gli immobili che sono affittati a persone fisiche. I commercianti e gli artigiani dovranno versare il secondo acconto dei contributi Inps. I lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps dovranno versare il secondo acconto per il 2013.  Il 16 dicembre: I proprietari di casa devono pagare il saldo dell'Imu 2013 e il pagamento addizionale dell'imposta sui rifiuti. Il 27 dicembre bisognerà pagare l'acconto Iva e e tra la fine dell'anno e il mese di gennaio ci aspetta il saldo dell'imposta rifiuti (la cui data di scadenza dipende dalle delibere comunali dei singoli Comuni). Per quanto riguarda l'Imu non dovranno pagare i proprietari di abitazione principale e le relative pertinenze nella misura di una per ogni tipologia e contribuenti assimilati: assegnatari di abitazioni in cooperativa indivisa, operatori delle forze armete e di polizia,, vigili del fuoco, funzionari della prefettura trasferiti per motivi di servizio. Devono invece pagare tutti i proprietari di immobili non residenziali. Ci sono poi categorie che devono aspettare che escano le delibere definitive del Comune per sapere se e quanto devono pagare (si tratta di residenti all'estero iscritti all'Aire, i proprietari di casa data in comodato a un figlio o a un genitore, se l'abitazione ha una rendita catastale inferiore ai 500 euro e/o se occupa la casa ha un Isee inferiore a 15mila euro. 

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