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Contraffazione: Confcommercio, a Venezia 30% di acquisti di prodotti 'tarocchi'

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AdnKronos
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Venezia, 26 nov. (Adnkronos) - In Italia la contraffazione è in continua crescita. Non fa eccezione il Nordest, che, se registra percentuali inferiori rispetto al dato nazionale sull'acquisto di prodotti e servizi illegali, vede la città di Venezia allineata alla percentuale italiana. È quello che emerge dal Rapporto di Confcommercio realizzato in collaborazione con Format Research e presentato oggi in occasione della Giornata nazionale “Legalità ci piace!”, giunta alla 7° edizione. Secondo i dati, nel capoluogo lagunare, la percentuale di consumatori che nel 2019 hanno effettuato acquisti di prodotti contraffatti, è del 30,4% (contro il 30,5% del nazionale). In sostanza, quasi un consumatore su tre ha comprato un prodotto contraffatto o usufruito di servizi erogati da soggetti non autorizzati (ad esempio ha usato mezzi di trasporto o alloggiato in strutture abusive). “La battaglia di Confcommercio è sempre stata per il rispetto delle regole. Non parliamo solo di merce contraffatta, ma anche di servizi che il consumatore acquista pensando di risparmiare e di correre rischi contenuti, salvo poi prendere delle sonore cantonate - dichiara il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon – Spesso queste leggerezze si pagano a caro prezzo. Ed è quello che stiamo sottolineando da anni, con campagne mirate e costanti, e iniziative anche culturali messe in campo nel settore dell'abbigliamento. Basti pensare a quelle realizzate con il Tavolo regionale della Moda. Abusivismo e contraffazione danneggiano tutto il tessuto economico, da quello produttivo al commercio”.

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