Lazio: Uil, dirigenza holding regionali costa 11 mln euro l'anno (2)
(Adnkronos/Labitalia) - La maglia nera, dice la Uil Lazio, spetta a San.im e Autostrade del Lazio Spa, che raggiungono appena il 12,5% di informazioni relativamente alla trasparenza prevista per legge. "Da tempo ci stiamo battendo per una totale trasparenza delle società pubbliche - commenta il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Pierpaolo Bombardieri - ottenendo anche qualche risultato di recente. Ma la trasparenza non può essere parziale o riguardare soltanto alcune aziende. E soprattutto non sono più accettabili gli stipendi da Rockefeller che i nostri dirigenti continuano a percepire. Tagliare gli sprechi significa anche decurtare drasticamente queste retribuzioni. Cosa che permetterebbe ad esempio di evitare l'aumento dell'Irpef, almeno per le fasce di reddito medio-basse, come stiamo chiedendo da mesi al presidente Zingaretti". Soltanto il 22,4% della classe dirigente delle società in house della Regione è donna. Percentuale che scende all'11,4% tra gli organismi di vigilanza e consiglieri ed è totalmente assente tra gli amministratori delegati. In totale quindi la quota rosa raggiunge appena il 14%. "Non si può parlare -continua Bombardieri- di politica progressista e tagliare fuori le donne dai ruoli apicali. Svecchiare significa rinnovare completamente la nostra classe manageriale, riconoscere alle donne la competenza e la professionalità che generalmente le caratterizza. Ma anche cacciare senza esitazioni dirigenti corrotti e/o indagati, fare posto ai giovani". L'età media dei dirigenti delle società regionali, infatti, è pari a 56 anni (che scende a 51 tra i consiglieri e gli organismi di vigilanza e a 55 anni tra i dirigenti).