Palermo, 22 ago. - (Adnkronos) - Nascono in Sicilia, su iniziativa di associazioni, dipendenti pubblici e pensionati, i comitati "No blocco stipendi pubblici e taglio pensioni' per protestare contro il blocco biennale degli stipendi dei dipendenti pubblici, attualmente allo studio del Governo e qualsiasi taglio alle pensioni utile a reperire risorse. "Provvedimenti inaccettabili e abnormi, che finiranno per pesare enormemente sul ceto medio e sull'economia italiana" dice Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons. "Dal 2010 i dipendenti statali subiscono il peso della crisi in corso attraverso il blocco dei rinnovi contrattuali - aggiunge -. Prorogare di due anni tale misura vuol dire impoverire ulteriormente oltre 3,3 milioni di cittadini, con conseguenze pesanti sui consumi già al minimo storico ed effetti economici negativi per l'intera economia. Se il Governo Renzi deciderà di prolungare il blocco degli stipendi - conclude Tanasi - sarà inevitabile un ricorso al Tar del Lazio". Ma il Codacons minaccia azioni legali anche sul fronte pensioni. "Qualsiasi intervento sulle pensioni sarebbe illegittimo e, in quanto tale, darebbe vita ad una raffica di azioni legali da parte dei soggetti danneggiati" assicurano dall'associazione dei consumatori.