Milano, 23 ott. (Adnkronos) - Confesercenti Regionale Lombardia dice "no" all'ipotesi di una nuova sospensione del divieto di vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti i saldi di fine stagione. L'Associazione, in una nota, si dice convinta che, in un periodo tra i più difficili della storia del Paese per le Mpmi commerciali, in particolare per i settori abbigliamento e calzature, "la crisi non si possa combattere con la facoltà di effettuare sconti ogni giorno e negozi aperti per 24 ore e per 365 giorni all'anno, bensì incentivando una maggiore capacità di spesa delle famiglie". "Non si tratta di opinioni - sottolinea Filippo Caselli, vicedirettore di Confesercenti Bergamo - La sospensione del divieto di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti i saldi, già sperimentata lo scorso anno, rappresenta infatti un provvedimento che, anziché favorire il consumatore, penalizza le piccolo-medie imprese commerciali, agevolando ancora una volta le grandi catene distributive, le sole in grado di sostenere i costi per il necessario lancio pubblicitario di simili iniziative ed armonizzare i tempi di lavoro del personale dipendente". Il provvedimento sperimentato lo scorso anno, spiega l'associazione, doveva favorire il raggiungimento di due obiettivi: incrementare i consumi e favorire l'occupazione. Ebbene, entrambi sono stati clamorosamente mancati già nella sperimentazione estiva del 2012: i saldi veri e propri hanno perso il loro tradizionale appeal. (segue)