Brunetta: anche nel privato
donne in pensione più tardi
Il ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta chiede una riforma dell'età pensionabile per le donne anche nel comparto privato dopo quella nel pubblico impiego. «Trovo naturale - ha spiegato in un'intervista a ilsussidiario.net - che il problema si ponga anche nel settore privato, perchè, in caso contrario, avremmo una discriminazione interna, a sfavore delle donne che lavorano per l'amministrazione pubblica». Brunetta ha inoltre ricordato come «l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne, nel pubblico impiego, ci è stato imposto da una sentenza della Corte Europea di Giustizia, che ci aveva condannato per aver discriminato gli uomini». In merito alla riforma delle province, Brunetta ha spiegato: «Non credo che la soluzione migliore possa essere quella di eliminare alcune province, magari quelle di più recente istituzione. Non esistono infatti province di serie A e province di serie B, esistono invece enti che così come sono attualmente organizzati appaiono ridondanti e inutili». Il ministro ha quindi aggiunto come «non va eliminata la provincia in quanto tale, anche perchè per riuscirci occorrerebbe una specifica modifica della Costituzione. La mia proposta è invece quella di trasformarle in enti di secondo livello: consigli e giunte di più ridotta composizione, i cui membri vengano direttamente eletti dai consiglieri di tutti i Comuni facenti parte del territorio provinciale. Oltre alla riduzione dei costi della politica, in questo modo si otterrebbe una vera rappresentanza territoriale degli eletti, non più portatori di interessi puntuali ma semmai di interessi diffusi sull'intero territorio provinciale».