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Coronavirus, la Bce prepara il bazooka ma i paesi del Nord frenano

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Italia, Francia e Spagna hanno chiesto durante la teleconferenza dei leader europei un piano comune di rilancio dell'economia causa coronavirus. Non è il pacchetto da 25 miliardi di euro offerto dalla Commissione Ue, riporta il Corriere della Sera: si tratta di un sostegno da centinaia di miliardi. Da fare subito, dato il crollo in corso in alcuni Paesi e imminente in altri, e insieme da tutti i governi. Un piano che darebbe peraltro un segnale di fiducia ai cittadini.


Angela Merkel però, è rimasta fredda. Concentrata sui suoi problemi - Deutsche Bank e Commerzbank e Lufthansa - e forte di una disponibilità di 29 posti letto in terapia intensiva ogni centomila abitanti (la più alta d'Europa, il doppio della Francia e tre volte più dell'Italia) non è interessata al tema. Stessa cosa per Olanda e Pesi scandinavi. Ridicolo che ieri a Bruxelles agli ambasciatori dei 27 Paesi è stata data l'agenda per il prossimo vertice europeo del 26-27 marzo dove non c'è traccia della più grande pandemia del secolo.  

Intanto la Bce, sotto la guida di Christine Lagarde, annuncerà molto: meno vincoli regolatori per le banche, nuova liquidità da prestare alle imprese strozzate dalla pandemia, magari anche un aumento degli acquisti di titoli di Stato (il quantitative easing ) e un taglio dei tassi ancora più in negativo.  

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