Spending review: Cdm, 5 anomalie in sistema spesa

lunedì 30 aprile 2012
Spending review: Cdm, 5 anomalie in sistema spesa
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Roma, 30 apr. (Adnkronos) - Il rapporto sulla spending review pone l'accento su cinque anomalie di sistema: la struttura della spesa; il costo della produzione dei servizi pubblici; la carenza dell'organizzazione del lavoro; l'evoluzione della spesa e la sua governance; il rapporto fra centro e periferia. La prima anomalia riguarda la struttura della spesa pubblica italiana. In Italia "si spende meno della media dei Paesi Ocse per la fornitura di servizi pubblici e per il sostegno agli individui in difficolta' economica mentre le spese per gli interessi sul debito pubblico e per le pensioni superano la media europea". Queste due voci valgono circa 310 miliardi di euro, una cifra che "ostacola la flessibilita' di gestione e adattamento della risposta pubblica alle domande provenienti dall'economia". La seconda e' rappresentata dal costo della produzione dei servizi pubblici. L'aumento dei costi di produzione dei servizi pubblici (scuola, sanita', difesa, giustizia, sicurezza) "non e' stato accompagnato da un adeguato livello di qualita'". Queste spese, secondo i dati Istat, sono cresciute in trenta anni, dal 1980 al 2010, molto piu' rapidamente dei costi di produzione dei beni di consumo privati. "Se i costi del settore pubblico fossero aumentati nella stessa misura del settore privato, la spesa per i consumi collettivi oggi sarebbe stata di 70 miliardi di euro piu' bassa". (segue)