Sassari, 14 mag. - (Adnkronos) - "La Sardegna rischia di essere cancellata dai voli low cost e anche la prossima stagione estiva rischia di saltare. Se la Regione non modifichera' immediatamente la normativa regionale che ha in modo folle stravolto l'impianto consolidato del modello 'Alghero' l'isola rischia di perdere oltre 2 milioni di passeggeri. E gia' da domani la principale compagnia che opera in Sardegna, Ryanair, potrebbe annunciare il rischio del disastro economico per il Nord Sardegna e l'intera isola". Lo ha detto stamane ad Alghero (Ss) il deputato sardo del Pdl Mauro Pili che nel 1999, da Presidente della Regione sarda, avvio' i primi contratti con le compagnie low cost nell'isola. "Si rischia di distruggere tutto quello che era stato costruito con il 'modello Alghero' - ha detto Pili -. La Regione adottando una norma inapplicabile che vorrebbe precludere alle compagnie low cost la competitivita' del mercato rischia di far saltare per aria l'intero sistema. L'Unione europea ha tracciato due strade la prima quella seguita sino a qualche anno fa dalla Sardegna che prevedeva un rapporto di mercato tra le compagnie aeree e le societa' di gestione, ora con la legge regionale10 del 2010 vorrebbe assoggettare le compagnie low cost a gare e vincoli che mai nessuno accettera'. Il rischio e' immediato. Gia' da domani - annuncia Pili -Ryanair terra' ad Alghero l'unica conferenza stampa nazionale sulla gravissima situazione che si rischia di generare". "La Conferenza stampa che terra' domani Michael Cawley, Vice Amministratore Delegato di Ryanair, sara' di fatto l'anticipo dei rischi che in seguito a questa normativa regionale combinata con una nuova opzione delle norme comunitarie, gli aeroporti sardi serviti da Ryanair, tra cui Alghero, potrebbero trovarsi. La Regione deve riprendere immediatamente la strada del contributo coomarketing - ha detto Pili -. Le compagnie low cost sono state in questi ultimi dieci anni il maggior attrattore turistico della Sardegna consentendo la creazione di un vero e proprio ponte internazionale con l'Europa, disperdere questo patrimonio sarebbe un vero e proprio suicidio. Il contributo coomarketing avviato ad Alghero nel 1999 e poi riprodotto su scala regionale ha ottenuto anche un sostanziale giudizio positivo che riconosceva il comportamento tenuto dalla Sogeaal e dalla Regione secondo i principi dell'investitore privato nell'economia di mercato escludendo gli aiuti di Stato". (segue)