(Adnkronos) - "Secondo fonti sindacali, il gruppo Clivati-Indorama, che tanto di buono ha fatto e sta facendo per il polo chimico di Ottana, avrebbe manifestato formalmente il proprio interesse, senza pero' ricevere una risposta positiva da parte di E.On. Eppure, poche settimane fa, il premier Mario Monti e' stato in 'pellegrinaggio' in Asia, in cerca di investitori, quali la thailandese Indorama, interessati a realizzare opere infrastrutturali in Italia. Nel contempo, pero', il ministro Corrado Passera avallava sostanzialmente l'idea che non vi debbano essere investimenti in campo energetico in Sardegna. Perche' il Governo non si attiva per favorire l'ingresso di un gruppo industriale pronto ad investire per creare occupazione e dare all'Isola una prospettiva di autonomia energetica? Perche' non e' intervenuto presso l'esecutivo tedesco per sostenere la trattativa gia' avviata?". Secondo Diana "sembrerebbe esserci un problema legato ad interferenze italiane", ha ipotizzato il capogruppo. "La gestione della rete elettrica e' in mano a Terna, societa' del gruppo Enel, che a sua volta ha importanti interessi in Sardegna. Sono stati spesi 750 milioni per realizzare l'elettrodotto Sapei, che si giustifica solo se nell'Isola si produce energia in eccesso da trasferire verso il Continente. Quando chiuderanno i gruppi ad olio combustibile, Enel diventera' l'unico soggetto operante sul mercato energetico sardo e, con le centrali chiuse, il cavo Sapei servirebbe solo ad importare energia da vendere in Sardegna". (segue)




