Nautica: armatori diporto, in porti turistici Napoli non ci sara' 'tutto esaurito' (2)

domenica 20 maggio 2012
Nautica: armatori diporto, in porti turistici Napoli non ci sara' 'tutto esaurito' (2)
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(Adnkronos) - "Nonostante non si riesca a riempire quelli esistenti - prosegue - si pensa a costruire altri porti turistici, come Porto Fiorito nella zona est di Napoli o Marina di Arechi, in costruzione a Salerno. Centinaia di posti barca in piu' che un tempo sarebbero stati considerati un fatto positivo, ma oggi con la crisi del settore e con le famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese diventa una questione che si dovra' spostare un po' avanti nel tempo. Il rischio e' di costruire cattedrali nel deserto o di ripetere quanto avvenuto a Castellammare di Stabia, dove il porto turistico non si e' mai riempito oltre l'80%". Il calo di barche a mare per la stagione diportistica, secondo il presidente dell'Unione nazionale armatori da diporto Lino Ferrara, "si aggira intorno al 30%". Quello che maggiormente influenza la scelta di non utilizzare una barca, spiega all'ADNKRONOS, "e' sicuramente la maggiore pressione fiscale e la recessione economica, ma anche la mancanza di entusiasmo e il fatto che non si vede l'uscita dal tunnel. Fare diportismo significa svagarsi, e nel momento in cui non ci sono grandi prospettive di crescita c'e' un fattore psicologico che induce a tenere fermi i costi e quindi a risparmiare. E' soprattutto una leva di natura emotiva". Anche Ferrara sottolinea pero' come contribuisca al calo delle presenze "l'assenza di porti funzionali e vivibili": "La nostra idea di portualita' - spiega il presidente dell'Unad - e' diversa, i porti vanno fatti dove possono essere vissuti, cioe' nei centri delle citta'. Bisogna capire se si intende il porto come un deposito per barche, o un luogo dove poter fare aggregazione, socializzazione, cultura. Se e' un luogo dove svernare le barche, allora va bene qualunque area sul litorale della provincia quanto piu' emarginato possibile: il criterio in questo caso somiglia a quello che si usa per definire l'area di una discarica per i rifiuti. Il porto che pensiamo noi e' un luogo di aggregazione, quindi dev'essere al centro. Ma non c'e' una visione politica che vada in questa direzione perche' le barche vengono viste come giocattoloni per ricchi". (segue)