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Turismo: Sardegna, primo forum di quello religioso per valorizzare potenzialita' isola (2)

domenica 2 dicembre 2012
Turismo: Sardegna, primo forum di quello religioso per valorizzare potenzialita' isola (2)

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(Adnkronos) - "La Regione - ha spiegato l'assessore del turismo, Luigi Crisponi nel suo intervento di apertura - intende dare unitarieta' a un'infinita serie di segni spirituali custoditi dalle comunita', che si identificano nel culto per un santo, vero e proprio comune denominatore degli itinerari di pellegrinaggio, e creare una rete integrata aperta a tutti i centri 'vocati' e quelli che si trovano lungo i percorsi, che sono cammini intrisi di spiritualita', ma al contempo, anche percorsi di interesse storico, culturale e naturalistico, fonte di conoscenza del territorio per il pellegrino e per i viaggiatori non credenti". "La Sardegna - ha spiegato Crisponi - e' in possesso un patrimonio identitario-spirituale materiale e immateriale, composto da monumenti e siti ad alta valenza religiosa, ben 107 santuari, da una miriade di testimonianze lasciate dai santi sul territorio e dal sentimento di devozione della sua popolazione. Da questo patrimonio partiamo per mettere a sistema i luoghi dello spirito e quelli dell'accoglienza creando una filiera del turismo culturale - religioso, un prodotto utile a destagionalizzare e diversificare i flussi turistici". L'ambizione e' quella di inserire gli 'Itinerari dello spirito' della Sardegna nell'ambito di reti e percorsi religiosi nazionali e internazionali con un'attivita' che coordini su tutto il territorio regionale gli eventi (anche Fuochi di Sant'Antonio e Riti della Settimana santa) e i percorsi religiosi, tra i quali, per esempio, le celebrazioni per il 400° anniversario de 'Los milagros del Cristo di Galtelli" (1612 - 2012), il pellegrinaggio a Laconi nei luoghi in cui visse Sant'Ignazio, il cammino di San Giorgio vescovo di Suelli (dalla Trexenta alle Baronie), il pellegrinaggio alla casa di Fra' Nicola a Gesturi, il cammino di Santu Jacu (dal Campidano di Cagliari alla Barbagia) e quello dei Santi e Martiri sardi (dalla Gallura alla Marmilla). (segue)