Milano, 10 dic. (Adnkronos) - E' di 6mila posti di lavoro in meno la perdita dell'industria fotovoltaica italiana nel 2012. A dirlo e' l'assemblea annuale di Anie/Gifi, tenuta nei giorni scorsi a Milano. "Stiamo vivendo - commenta Valerio Natalizia, presidente di Anie/Gifi - il periodo peggiore della storia del fotovoltaico italiano". Tale situazione, secondo gli investitori, sarebbe "la conseguenza delle misure legislative e normative 5° conto energia e Cei 0-21, che hanno affossato un settore che aveva generato benefici enormi per il Sistema Paese". Tali norme vengono definite "prive di lungimiranza" da Natalizia, che insiste sul problema rappresentato dalla "burocrazia e disinibito quei processi virtuosi che permettevano alle aziende di pianificare investimenti sul territorio". Natalizia riassume poi le proposte degli investitori in "riduzione della burocrazia e degli oneri per l'accesso al sistema elettrico e di esercizio degli impianti fotovoltaici ed estensione dell'attuale meccanismo di scambio sul posto". Questi interventi sarebbero "a costo zero sia per le casse dello Stato sia per i cittadini e contribuirebbero ad abbassare i costi degli impianti per accompagnare la tecnologia alla piena competitivita'". E' importante, conclude il presidente, "ascoltare le istanze di un settore che fino al 2011 ha dato lavoro e prosperita' ad oltre 100mila persone".