Taranto, 19 set. (Adnkronos) - Ferie forzate e poi possibile ricorso alla Cassa Integrazione per i 450 lavoratori della Semat Spa e i circa 40 della Edil Sider, due aziende storiche dell'appalto dell'Ilva di Taranto che all'interno dello stabilimento siderurgico svolgono attivita' di edilizia e che di recente hanno fatto ricorso anche al lavoro straordinario. E' quanto rende noto Luigi Lamusta, segretario generale della Fillea-Cgil di Taranto, sulla base delle segnalazioni che gli sono arrivate in queste ore dai delegati di fabbrica. "Credo si tratti di un attacco strumentale di puro terrorismo psicologico nei confronti dell'anello piu' debole della catena", sostiene Lamusta. "Contro il disimpegno del Gruppo Trombini (Semat Spa e Edil Sider srl ndr) rispetto alle vicende che stanno riguardando la riorganizzazione Ilva opporremo con forza tutta la nostra azione sindacale. Non accetteremo che a pagare siano i lavoratori delle imprese dell'appalto. I nostri delegati sindacali sono stati chiamati dalle imprese e hanno ricevuto la triste notizia con annunci di catastrofi imminenti", dice Lamusta. "Si parla di Cassa Integrazione al buio con nessuna garanzia circa la possibile ripresa ed e' tutto cosi' sinistramente funzionale a creare un allarme proprio li' dove il lavoro spesso e' meno garantito che non escludo si possa arrivare ad una stagione di confronto durissimo. Intanto in queste aziende i gesti raccontano meglio delle parole. Sono gia' stati ritirati i mezzi e il personale che operavano nelle aree a caldo dell'Ilva - afferma ancora il segretario generale della Fillea di Taranto - questo vuol dire che finite le ferie i lavoratori potrebbero trovarsi sin da subito in Cassa, consapevoli del fatto pero' che gli ammortizzatori sociali nel nostro caso sono liquidati dalla Cassa Edile con tempistiche che a volte superano anche i sei mesi". (segue)