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Banca del Fucino Spa, il Consiglio d'Amministrazione approva il nuovo Piano industriale

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Il Consiglio di Amministrazione della Banca del Fucino S.p.A., la banca romana Capogruppo del “Gruppo Bancario Igea Banca” presieduto da Mauro Masi, ha approvato all’unanimità il nuovo Piano Industriale, presentato dal Direttore Generale Francesco Maiolini, che fissa per il triennio 2021-2023 le strategie e gli obiettivi della Capogruppo e delle altre società appartenenti al Gruppo e partecipate. 
Il Piano disegna per la Banca del Fucino un modello di banca specializzata e attribuisce particolare enfasi allo sviluppo della Divisione Investment Banking che nel settore delle cartolarizzazioni - ove già oggi la Fucino compete con i migliori intermediari specializzati - rafforzerà la propria offerta commerciale grazie alla sinergia con la società finanziaria del gruppo Fucino Finance S.p.A. La Divisione sarà inoltre impegnata nel settore della finanza alle infrastrutture locali, dei progetti di energia da fonti rinnovabili, della finanza d’impresa, del factoring e dei crediti fiscali. 
In continuità con la tradizione della Banca del Fucino, la più antica banca privata della capitale, è confermato il rilievo strategico del Private Banking e si accentua l’impegno per la riqualificazione e il rafforzamento della rete commerciale, che svolge un’importante funzione a favore delle famiglie e delle imprese nelle tradizionali aree di elezione del Lazio, dell’Abruzzo e della Sicilia. Per consolidare le importanti relazioni commerciali già avviate con le PMI della Lombardia, del Veneto e delle Marche è previsto un importante rilancio della sede di Milano e, a breve, l’apertura di nuove sedi a Padova e ad Ancona.
Un elevato potenziale strategico è attribuito alla controllata Igea Digital Bank S.p.A. che, valorizzando l’esperienza maturata dal Distretto Digitale di Igea Banca, individua il proprio core business nella concessione di finanziamenti alle PMI e ai professionisti attraverso l’utilizzo di una piattaforma digitale proprietaria. Nel modello di business di Igea Digital Bank un ruolo fondamentale è attribuito agli Aggregatori (Confidi e associazioni di categoria) che consentono di ridurre le asimmetrie informative grazie alla loro vicinanza al tessuto imprenditoriale di riferimento. La focalizzazione della Banca del Fucino e di Igea Digital Bank su attività a elevata specializzazione e a forte contenuto di innovazione tecnologica ha indotto la Banca a rivolgersi al network delle Università di eccellenza (tra le quali la Scuola Superiore S. Anna e la Scuola Normale di Pisa) per rafforzare il proprio organico con l’innesto di giovani dotati delle migliori competenze specialistiche e ad alto potenziale di sviluppo.  
La società partecipata E-Way Finance è stata recentemente costituita in partnership con operatori di primissimo piano del mercato delle energie rinnovabili, al fine di cogliere le opportunità originate dalle crescenti dinamiche di investimento nel settore. E-Way Finance, che sulla base degli asset conferiti dai soci può essere già oggi considerata uno tra i primi incubatori italiani nella produzione di energia rinnovabile, si pone come partner di riferimento per gli operatori finanziari e industriali interessati ad investire nel nostro Paese.
Alla società Tomacelli Immobiliare, in corso di costituzione e che sarà interamente e direttamente detenuta dalla Capogruppo, sarà conferito il cospicuo patrimonio immobiliare di proprietà del Gruppo, costituito in larga parte da immobili di alto pregio artistico situati nel centro storico di Roma. La società perseguirà l’obiettivo di creare ulteriore valore sia attraverso iniziative di valorizzazione degli asset conferiti, sia attraverso il perfezionamento di nuove operazioni.
Nei primi nove mesi dalla nascita del Gruppo bancario, avvenuta a fine 2019, la Capogruppo non ha mancato di offrire un sensibile sostegno ai settori colpiti dalla pandemia, ivi compreso il settore della cultura. La sponsorizzazione del Teatro dell’Opera di Roma, del Salina DocFest e il recentissimo protocollo d’intesa con l’Associazione delle Imprese Stabili di Produzione teatrale ne rappresentano un chiaro esempio. Particolare attenzione, all’interno del Piano Industriale, è inoltre dedicata alle iniziative di responsabilità sociale, che verranno promosse dalla struttura Finanza Etica ed Enti, recentemente costituita presso la Capogruppo. 
Il confronto in seno al Consiglio di Amministrazione sul Piano Industriale si è svolto in un clima particolarmente costruttivo, confortato dai positivi risultati conseguiti dal Gruppo. Infatti, pur in un esercizio caratterizzato dalle rilevanti operazioni straordinarie legate alla riorganizzazione del Gruppo stesso, oltreché da una situazione economica di inedita difficoltà, si evidenzia a esercizio non ancora concluso un forte sviluppo di tutti gli aggregati, e in particolare della raccolta diretta da clientela, attestatasi a 1.865 milioni di euro (+ 27%) e degli impieghi, che si sono attestati a 1.124 milioni di euro (+38%), anche in risposta alle iniziative di sostegno dell’economia varate dal governo (c.d. Decreto Cura Italia e Decreto Liquidità); in entrambi i casi risultano già superati gli obiettivi previsti per l’intero esercizio 2020. 
Il rafforzamento patrimoniale della Capogruppo ha infine consentito di rinunciare all’intervento previsto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per il 2020, circostanza che sottolinea ulteriormente la connotazione di mercato del nuovo Gruppo bancario.
    Per quanto riguarda i principali indicatori, il Piano Industriale prevede per il prossimo triennio una crescita costante: patrimonio netto a 145 milioni di euro nel 2021, 176 milioni nel 2022 e 196 milioni nel 2023; utile dopo le imposte di 11,8 milioni di euro nel 2021, 16,3 milioni nel 2022 e 19,6 milioni nel 2023; ROE conseguentemente anch’esso in crescita, dall’8,1% nel 2021 al 9,3% nel 2022, per giungere al 10% nel 2023. Si mantengono elevati in arco piano gli indicatori di liquidità, che già nell’anno corrente hanno positivamente contrassegnato la gestione.  
    Il Piano Industriale si conclude con l’impegno a perseguire, ad esito del percorso di ulteriore rafforzamento economico e patrimoniale previsto per i prossimi anni, opzioni di crescita che, salvaguardando l’indipendenza del Gruppo, prevedano l’accesso al mercato azionario. Il Gruppo si tiene sin d’ora pronto a valutare opportunità di ulteriore sviluppo per linee esterne coerenti con le linee del Piano Industriale. 
 

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