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Giovanni Tarantino, la scalata: dal "porta a porta" a punto di riferimento nel settore della vendita diretta

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In piena pandemia crea un’azienda che diventa leader su più fronti. E, così, l’intuizione di Giovanni Tarantino – napoletano doc – si trasforma da subito in qualcosa di molto forte. A poco meno di 40 anni Tarantino, con un passato nella vendita porta a porta fino alla scalata manageriale, fa scuola nel settore della consulenza utility. Il suo metodo e le sue intuizioni funzionano da sempre. “Ho lavorato in Marina Mercantile per un lungo periodo, questa esperienza mi ha formato innanzitutto come uomo, ancora oggi mi sento un po’ lupo di mare”, racconta a Libero Tarantino. Traguardi raggiunti, delusioni e soddisfazioni: la vita di Tarantino passa ai raggi-x partendo dall’ultima sua creatura imprenditoriale, che fa parte del grande gruppo che ha messo in piedi. 

Com'è nata l'idea di creare in piena pandemia un’azienda?
"Innanzitutto dalla voglia di non arrendersi alle difficoltà di una situazione disastrosa e dalla responsabilità verso tutte le persone che credono in me e che mi seguono da anni. In ogni azienda del gruppo c’è sempre la parola “TU” perché la nostra attenzione è da sempre rivolta al nostro interlocutore, sia esso un’azienda, una famiglia, un nostro collaboratore o un cliente... l’obiettivo è di migliorare la qualità della sua vita attraverso le migliori opportunità innovative che offre il mercato, opportunità di risparmio, di investimenti o lavorative!
 
Un’attività a 360 gradi, vero?
“Il gruppo ha vari asset: consulenza utility, al finanziario o assicurativo fino all’immobiliare. Ovviamente passando anche per il marketing digitale. Il nostro obiettivo è creare un portafoglio di clienti amici che si rivolga a noi per tutte le esigenze”.  
 
Hai mai avuto paura di non farcela?
“In quest’anno così difficile, terribile, servono uomini forti capaci di prendere decisioni. Quando ho creato ComparaTu, la prima impresa del gruppo, sapevo che sarebbe stato un anno molto complicato, la pandemia globale ha poi elevato all’ennesima potenza il grado di difficoltà. Tante volte ho avuto paura, certamente, ma non ho mai mollato anche per l’enorme responsabilità che sento nei confronti delle migliaia di famiglie che vivono grazie a questo progetto. Il coraggio unito a tanto duro lavoro per me è da sempre la migliore risposta possibile alla paura"!
 
Quali sono i tuoi obiettivi?
“Gli obiettivi come i sogni sono tanti, tra progetti in cantiere e start up pronte ad essere lanciate ma sopra ogni cosa mi piacerebbe aiutare le persone meno fortunate di noi, sopratutto i bambini. Da anni infatti porto avanti diverse attività in tal senso senza mai farne pubblicità perché ho imparato che il vero bene di fa in silenzio e non serve andare lontano migliaia di chilometri per trovare un mondo in affanno, ogni persona può dare il suo contributo partendo dal proprio contesto.

Mi ha appassionato sin da subito la tua voglia di puntare sui giovani anche alle prime armi o con trascorsi difficili e senza alcun pregiudizio, spiegaci meglio.
“Confido tanto nella nuova generazione e ritengo che necessiti solo del giusto contesto e  della giusta motivazione per esprimersi al meglio”
 
E se parliamo di obiettivi aziendali, quali sono i tuoi?
“Il nostro obiettivo è seguire il cliente a 360 gradi, aiutandolo a risparmiare o a finanziarlo, ad investire oppure a sponsorizzarsi. Creando quindi un percorso personalizzato per ogni nostro cliente, in continua evoluzione con un gruppo di aziende che rappresenti per ognuno di essi un punto di riferimento importante. 
  
Rewind. Da dove sei partito?
“Ho iniziato a lavorare giovanissimo a Napoli. Sognavo di fare il pilota di aerei, superai il primo test in aeronautica. Ma per un piccolo difetto alla vista fui scartato dopo essere entrato in accademia. E il mio sogno svanì. Era destino. Un viaggio in America per imparare la lingua. Appena rientrato in Italia mi adoperai come venditore porta a porta per alcuni anni fino a gestire un primo gruppo di persone. Una grande delusione, in un’ età ancora troppo giovane, mi fece letteralmente cambiare la rotta : andai via da quell’azienda e mi imbarcai sulle navi della Marina mercantile. Mesi, divennero anni in giro per il mondo. Affascinante e accrescitiva questa esperienza, fortissima ma non era la vita che volevo. Tornai in quell’azienda che mi aveva deluso, con la quale avevo un conto in sospeso, ripartì praticamente da zero per diventarne entro pochi anni il direttore generale, da qui poi il grande salto ed il lancio del gruppo TU!".

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