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Bollette, via libera ai sostegni anche al Senato: ecco tutte le novità

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Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Pnrr 2, in cui è entrata la riforma del reclutamento e della formazione degli insegnanti. Nel testo, che era già passato in Cdm la scorsa settimana, è entrato il pacchetto scuola con la riforma del reclutamento e della formazione degli insegnanti. Non solo, all'interno della bocca anche la possibilità di tornare a dare incarichi retribuiti nella Pa ai pensionati, ma dopo una quiescenza di due anni. È inoltre previsto che, in presenza di particolari esigenze alle quali non è possibile far fronte con personale in servizio e per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle procedure di reclutamento del personale dipendente, attribuire l'incarico di responsabile unico del procedimento. 

 

 

Intanto è stato rinviato l'esame del decreto elezioni. Quest'ultimo è dovuto, secondo quanto si apprende, all'assenza, al momento della votazione, di Luciana Lamorgese. La ministra dell'Interno, secondo quanto viene riferito, era in un primo momento presente alla riunione in videocollegamento ma ha poi ha avuto delle difficoltà tecniche. Il testo, spiegano dal Viminale, verrà approvato nel prossimo Cdm. Tra i primi partiti di maggioranza a esultare, Italia Viva. "È positivo che la riforma della scuola arrivi in Parlamento, peccato lo faccia con decreto legato al Pnrr - dichiara Gabriele Toccafondi, capogruppo in Commissione Cultura alla Camera - Adesso è importante che quello contenuto nel provvedimento sia un reale percorso di reclutamento, che sia formativo e selettivo. Bene anche l'aggiunta di fondi ma la loro assegnazione deve avvenire secondo criteri di vero merito. Sanatorie e risorse a pioggia senza criteri oggettivi, non possono far parte di questo percorso". 

 

 

Nel frattempo il Senato da l'ok definitivo al decreto 'Bollette'. Sarà più facile, senza troppa burocrazia, l'istallazione di un pannello solare sul tetto e l'autorità del settore, l'Arera, potrà fare verifiche sui prezzi applicati dalle società petrolifere e del settore elettrico, magari liberando risorse per nuovi sconti. Una importante novità arriva poi per il risparmio energetico: una stretta sulla temperatura di condizionatori e riscaldamenti degli edifici pubblici che scatta già dal primo maggio. Il decreto, che dopo l'ok della Camera ha ottenuto la fiducia anche al senato con 207 voti favorevoli e 38 contrari, stanzia circa 8 miliardi di euro di cui 5,5 miliardi per far fronte al caro energia riducendo gli oneri fiscali. Non solo, tra gli altri provvedimenti l'azzeramento degli oneri di sistema per il secondo trimestre 2022 applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW; utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici e la riduzione dell'Iva del 5% sulle somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2022. È stato inoltre rafforzato il bonus sociale elettrico e gas per le i clienti domestici economicamente svantaggiati o in gravi condizioni di salute. Previsto anche un contributo straordinario, sotto forma di credito d'imposta, a parziale compensazione dei costi a favore delle imprese energivore e di quelle a forte consumo di gas naturale e risorse per il sistema dell'autotrasporto. In arrivo poi misure, rafforzate nel passaggio a Montecitorio per la semplificazione nell'installazione di impianti fotovoltaici.

 

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