Pensioni, resti di più a lavoro? Cambia la busta paga: il piano-Meloni
Tutto pronto per il nuovo piano pensioni. Il governo è a lavoro sul dossier previdenziale per dare una svolta sostanziale alle uscite anticipate che di fatto dovranno fare i conti con la scadenza di Quota 102 prevista per il prossimo 31 dicembre. La direzione verso cui va l'esecutivo di fatto riguarda un incentivo, una sorta di bonus, per tutti coloro che restano a lavoro oltre i 63 anni. Secondo quanto riporta ilCorriere, il governo Meloni sarebbe in procinto di introdurre un sistema di sgravi contributivi a favore del lavoratore, così da indurlo ad andare in pensione più tardi. Insomma una sorta di "premio" per chi resta più a lungo a lavoro. Parallelamente si lavora anche a un nuovo scivolo per cercare di ridurre l'età lavorativa fissata a 67 anni dalla legge Fornero che senza adeguamenti o proroghe di Quota 102 tornerà a pieno regime dall'1 gennaio 2023.
Pensioni, "quota flessibile": Meloni, il piano che stravolge la previdenza
Sul tavolo del Ministero del Tesoro potrebbe prendere piede un piano che prevede lo stanziamento di altri 5 miliardi per prorogare le misure di flessibilità in uscita sulle pensioni, in scadenza il 31 dicembre quota 102, opzione donna e ape sociale.
Pensioni, addio-vergogna: contro la Fornero si fa sul serio, quando salta
E sulle pensioni è intervenuto anche Matteo Salvini che nel nuovo libro di Bruno Vespa La grande tempesta in uscita venerdì 4 novembre da Mondadori Rai libri spiega quali sono le mosse per poter recuperare risorse per la previdenza: "Età minima per andare in pensione 61 anni con 41 di contributi (quota 102). Per realizzare il progetto nel 2023 secondo i calcoli dell’Inps serve poco più di un miliardo. Lo recupereremo sospendendo per sei mesi il reddito di cittadinanza a quei 900mila percettori del reddito che sono in condizioni di lavorare e che già lo percepiscono da diciotto mesi". Il cantiere è aperto e la rivoluzione sulle pensioni potrebbe arrivare già all'inizio del 2023.