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Smartphone, arriva la stangata: ecco quale operatore sta per spennarti

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In questi giorni le compagnie telefoniche stanno inviando ai consumatori delle modifiche unilaterali sulle condizioni contrattuali per la telefonia fissa e mobile. Le comunicazioni parlano di rimodulazioni, ma di fatto sono aumenti. Partono proprio con questa definizione i rincari delle tariffe di casa e dei cellulari, dopo anni di contrazione dovuti alla forte concorrenza. Così, il caro-energia, che si è abbattuto sulla gran parte delle voci di spesa delle famiglie italiane, raggiunge anche il settore della telefonia. Ma quali sono le aziende interessate?

 

 

Per quanto riguarda Vodafone, la variazione tariffaria viene comunicata al diretto interessato insieme alla modalità per recedere dal contratto. Cosa che peraltro è sempre possibile cambiando operatore. Comunque "a partire dal primo rinnovo successivo al 13 novembre 2022 - fa sapere l'azienda - il costo di alcune offerte di Rete Sicura mobile aumenterà di 0,99 euro o 0,50 euro al mese in base all’offerta", mentre "a partire dal 15 novembre 2022, il costo di alcune offerte di rete fissa aumenterà di 1,99 euro al mese". Continua l’elenco Tim che, nonostante abbia fatto scattare le modifiche unilaterali lo scorso 1 settembre, ha deciso di estendere fino al 30 novembre la possibilità per gli utenti di esercitare gratuitamente il diritto di recesso. 

 

 

Tra i rincari già partiti, invece, ci sono quelli alle tariffe del cellulare di Fastweb, che è operatore virtuale ma ha annunciato aumenti di due euro al mese. E, secondo indiscrezioni, a partire da dicembre cresceranno anche le tariffe della telefonia fissa. Nel caso del fisso per Fastweb la forbice degli aumenti dovrebbe essere particolarmente ampia, da meno di un euro fino a cinque euro al mese per alcuni piani tariffari. Impossibile fornire ulteriori dettagli data la reticenza delle società stessa sulla questione.

 

 

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