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Bancomat, è cambiato tutto: ecco la verità sulle carte

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Michele Zaccardi
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Dopo che le opposizioni sono salite sulle barricate per gridare allo scandalo, l'innalzamento a 60 euro dell'obbligo per i commercianti di accettare i pagamenti col Pos è stato stralciato dalla manovra. Eppure che non servano le sanzioni per incentivare l'uso della moneta elettronica lo dimostrano i dati di Bancomat Spa. Da novembre 2020, le operazioni con carta sono salite del 65% mentre sono calati gli importi medi di spesa. Un segnale, quest' ultimo, del sempre più frequente utilizzo di tali metodi per i pagamenti quotidiani.

E il trend prosegue dal 2012, quando erano state effettuate 1 miliardo e 75 milioni di operazioni con carte. Insomma, gli italiani, spinti dalla loro maggiore comodità, hanno virato spontaneamente verso i pagamenti digitali attraverso i terminali Pos. Potranno venire introdotti limiti all'uso del contante e altre forme di disincentivo all'uso del cash, ma l'effetto sarà marginale. Il trend del digitale, infatti, non solo è già partito da un pezzo ma si sta consolidando. Solo dallo scorso anno le operazioni con carta sono cresciute del 45% sul 2020 e nel 2022 sono state 2,1 miliardi (dato aggiornato al mese di novembre) quelle effettuate col circuito PagoBancomat per un valore di 103 miliardi di euro. L'importo medio di spesa, pari a 49 euro, conferma la crescita dei micropagamenti.

 

 

 

PIU' PAGAMENTI CON IL POS

A incentivare il ricorso alle carte è anche il fatto che tali modalità sono più rapide. Non a caso i pagamenti contactless effettuati attraverso il circuito PagoBancomat hanno raggiunto quota un miliardo, in crescita del 64% rispetto lo scorso anno con un'incidenza sul totale delle operazioni che risulta pari al 58% (41% nel 2021). Anche qui con un ticket medio di spesa inferiore ai 50 euro, per la precisione 42 euro.

Non solo, però. A rendere conveniente il passaggio al Pos è l'economicità dello strumento. In Italia le commissioni sono infatti più basse rispetto agli altri Paesi, essendo in media pari allo 0,7%. Di contro, in Norvegia, dove il 56% degli acquisti si fa con carta, le commissioni sono le più alte d'Europa (1,5%). Questo mentre nel Regno Unito, dove si ricorre ai pagamenti elettronici nel 66% dei casi, le tariffe sono dello 0,8%. Dall'analisi di Bankitalia e Prometeia, su dati relativi al 2021, emerge che Francia e Spagna hanno le commissioni medie più basse in Europa, pari allo 0,4%, e l'Italia viene subito dopo con lo 0,7%.

Il circuito PagoBancomat si caratterizza poi per la sua economicità rispetto ai circuiti internazionali, mentre le agevolazioni sul mantenimento dei Pos allo studio del governo aprono a una prospettiva nuova anche per future evoluzioni dello strumento nell'ottica dei prelievi. Oggi, grazie alla diffusione dei pagamenti con carta e, più di recente, con smartphone e smartwatch, gli sportelli automatici sono sempre meno frequentati. I prelievi di contanti sono infatti progressivamente diminuiti, con un'accelerazione sostenuta negli ultimi tre anni. Nel 2021, tali operazioni non hanno superato i 500 milioni (erano 842 milioni nel 2015) per un importo medio di 217 euro. Se la transizione digitale nell'ambito dei pagamenti è in Italia una tendenza ancora in evoluzione, con altri Paesi che risultano più avanzati, ci sono comunque segnali che la strada verso la dematerializzazione delle operazioni è stata irreversibilmente imboccata.

 

 

 

CALO DELLE FILIALI BANCARIE

Tra questi c'è senza dubbio la contrazione del numero delle filiali bancarie al ritmo di 600 chiusure l'anno. Una vera e propria moria interessa poi anche i punti di prelievo automatici i cosiddetti Atm, che risultano sempre più antieconomici. Attenzione: i servizi di prelievo rimarranno sempre indispensabili. C'è infatti una parte della popolazione, in particolare quella più anziana ma non solo, che è poco avvezza ai pagamenti digitali. Ma ci sono anche aree del Paese, come molti comuni situati in zone montane, in cui il contante, per oggettive difficoltà delle infrastrutture digitali, continuerà a giocare un ruolo rilevante. Si tratta quindi di rendere sostenibile il servizio di prelievo, in modo che sia sempre disponibile. Insomma, le persone continueranno a usare i contanti e a prelevare dagli sportelli. Le carte potranno evolvere, magari verranno incorporate nei telefoni e negli orologi, ma il cash, anche se in misura ridotta, rimarrà tra i mezzi di pagamento. 

 

 

 

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