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Fisco, bomba-Imu: valanga di rimborsi, come chiedere la cifra record

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Una valanga di rimborsi Imu per migliaia di famiglie italiane. Qualche anno fa infatti diversi coniugi avevano pagato l'imposta sugli immobili perché residenti in due diverse case. Su una, considerata la prima casa era scattata l'esenzione, sulla seconda invece no. Ebbene adesso cambia tutto.

 


Per gli anni che vanno dal 2017 al 2022 infatti sono previsti dei rimborsi immediati che però andranno richiesti dal singolo contribuente. Per essere chiari il rimborso dell'Imu spetta ai coniugi o gli uniti civilmente che possiedono due diverse abitazioni principali nello stesso comune o in comuni differenti. C'è una sola condizione da rispettare: dimostrare che entrambe le case siano residenze principali. Come fare? Basterà ad esempio mostrare le utenze di luce, acqua e gas che testimoniano la reale permanenza nell'immobile.

 

Sul fronte rifiuti poi è opportuno presentare la dichiarazione relativa alla Tari o alla tariffa corrispettiva applicata da alcuni Comuni, quella che si basa sulla quantità effettivamente prodotta. Va ricordato che il rimborso ha effetto retroattivo e che di fatto il rimborso riguarda gli ultimi cinque anni in cui è stata pagata l'imposta. Di certo questa valanga di rimborsi porterà effetti sulle casse degli Enti locali. Ad esempio secondo una stima del Messaggero, solo nel Comune di Roma ci sarà una perdita annuale di 150 milioni su base annua. Insomma è arrivato il momento di farsi restituire quanto pagato indebitamente.

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