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Gas, a febbraio crolla la bolletta: ecco i nuovi importi

Antonio Castro
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Se il prezzo all'ingrosso delle materie prime (gas in particolare) continuerà a restare ai livelli attuali le bollette degli italiani nei prossimi mesi potrebbero scendere tra il 20 e il 29%. Riaprite quindi con tranquillità le valvole del riscaldamento se, negli ultimi giorni, l'ondata di freddo siberiano vi ha fatto venire i brividi. Ieri il Ttf indice di riferimento perle quotazioni del gas nelle borse europee - ha sfondata la quota psicologica dei 60 euro al megawattora. Un crollo dell'80% rispetto ai livelli record toccati lo scorso agosto. Il prezzo (che in chiusura galleggiava intorno ai 63 euro), la scorsa estate aveva quintuplicato il valore (321,4 euro). Innescando così un effetto domino sui prezzi del settore energetico che, a cascata, da settembre si sono riversati sulle bollette degli italiani.
 


IN PICCHIATA
E ieri, all'ennesima ritracciatura, c'è chi si è lanciato in ottimistiche previsioni. «Dipenderà da quello che accadrà nei prossimi venti giorni», mette le mani avanti, prudente, Stefano Besseghini, il presidente di Arera alla trasmissione 24 Mattino su Radio 24. Il presidente dell'Autorità per l'energia fa di conto: «Sicuramente quel 20% del quale si sta parlando potrebbe essere una dato che si consoliderà a meno di fatti particolarmente strani nei giorni a venire». Adesso c'è solo da confidare nel meteo e augurarsi che l'ondata di freddo di questa settimana non duri. Anzi per far scendere ulteriormente il prezzo delle bollette c'è da sperare che il vento soffi forte in Europa. E non solo per far girare le pale eoliche (che comunque contribuiscono in minima parte al mix energetico).
 

La speranza che il vento spazzi il Vecchio Continente è spiegata bene da Julien Hoarau, capo di Engie EnergyScan, che a inizio gennaio aveva anticipato su Twitter: «I prezzi Ttf continuano a scendere sotto 70 euro/MWh. Anche se dovremmo essere vicini all'intervallo di commutazione del carbone» la produzione eolica molto elevata «sta già limitando la produzione solo delle centrali a carbone più efficienti in Germania» il che potrebbe abbassare il prezzo a 40-50 euro per megawattora». La verità è che c’è un prezzo minimo intorno ai 60 euro sotto il quale si riprende a bruciare gas. Opzione più conveniente visto che comporta una minore spesa (non si devono acquistare i famosi certificati per le maggiori emissioni). Prezzo minimo che, tuttavia, se il clima mite e ventoso lo permette, può calare addirittura a 40-50 euro, grazie a una maggiore produzione di energia eolica. Il ritorno del gelo, con conseguente riduzione del vento, e il forte abbassamento del prezzo del gas ha spinto così la Germania, primo consumatore di energia continentale, ad incrementare l'utilizzo di gas, le cui forniture sono al sicuro grazie a due rigassificatori messi in funzione a tempo di record.


Da noi stiamo ancora litigando per farli attraccare e stoccaggi pieni al 90%. Le quotazioni del metano restano ai livelli di dicembre 2021 - ricostruisce l'agenzia di stampa specializzata Gea- «ben prima dello scoppio della guerra in Ucraina». E in Italia? Il forte calo dei prezzi ha portato la media di gennaio a 69,156 euro per megawattora, un livello che non si registrava da settembre 2021 (62,2 euro/Mwh). Già rispetto a dicembre vuol dire - 40%, quando il mese scorso il prezzo medio era stato di 116,171. Se la tendenza dovesse continuare nelle prossime due settimane- secondo Nomisma Energia - la bolletta del gas potrebbe scendere del 29% (su dicembre 2022), con un risparmio medio annuo per famiglia di 614,3 euro. Per le bollette elettriche ma l'effetto sarà nel secondo trimestre- il calo potrebbe attestarsi al 21%. Nella speranza che le variabili guerra/freddo non peggiorino... 

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