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Schlein, "non madre e…”: fin dove si spinge Repubblica per infangare Meloni

Elly Schlein

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L'editoriale di Concita De Gregorio su Repubblica oggi è dedicato a Elly Schlein, nuova segretaria del Pd dopo la vittoria alle primarie contro Stefano Bonaccini. "La donna nuova che spinge Giorgia nel secolo scorso", questo il titolo. Che già tradisce un certo entusiasmo per questo trionfo. Ma c'è un passaggio in particolare che è difficile non notare. Un passaggio in cui si legge: "'Come al solito non ci hanno visti arrivare', è stata la prima frase di Elly Schlein e milioni di ragazze, di madri figlie sorelle, hanno riconosciuto l’insegnamento primario: tu, quando vuoi fare qualcosa, intanto falla. Quando le cose cambiano devono trovarti già lì. Vai veloce, invisibile. Hanno riconosciuto quelle parole e hanno sorriso: erano uscite un attimo per andare al seggio, son tornate a casa e hanno acceso la tv. Il sorriso segreto di chi ha cambiato il suo tempo senza dare nell’occhio. 'È la prima volta che voto qualcuno che vince', ha detto l’altra sera al comitato un’anziana militante. Ecco, questo. La rivoluzione senz’armi, senza testosterone, con la gentilezza ferma del sorriso”.

 

 

 

La De Gregorio parla di "milioni di donne" rappresentate dalla Schlein quando in realtà ai gazebo per le primarie gli elettori sono stati poco più di un milione. In un altro passaggio, poi, la giornalista di Repubblica mette la Schlein a confronto con Giorgia Meloni: "Non cambia, qui, solo la storia del Partito Democratico, della sinistra. Cambia lo scenario. Cambia la politica, ruota l’asse cartesiano della realtà. Improvvisamente, in una notte, la “donna nuova” Giorgia Meloni torna a essere quello che è: l’ultima erede di un partito del Novecento, una storia antica. Invecchia, Meloni, al cospetto di una donna ancora nei suoi trent’anni che non origina dal comunismo come lei dal fascismo. Una giovane di questo tempo: non figlia politica di, non madre, fino all’altro giorno non iscritta al partito che guida, non eterosessuale, niente di tutto quel che rassicura i conservatori…”. Secondo la De Gregorio, insomma, la nuova segretaria del Pd sarebbe superiore, migliore, rispetto all'attuale presidente del Consiglio perché più giovane, non madre e bisex. 

 

 

 

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