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Pil in crescita? Commercio, turismo e cibo trainano l'Italia

Bruno Villois
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Il sistema socio-economico italiano sembrerebbe esser più solido, grazie a un commercio, prioritariamente la partefood e ricettiva, e i servizi che hanno ripreso una loro corsa - un’accelerazione temporaneamente interrotta nel 2020, seguita da un repentino scatto nei due successivi anni.

Meno bene sta andando il manifatturiero che, a cominciare dalla fiducia delle imprese e dal dato Istat di marzo è in una fase di stanca che potrebbe durare per l’intero anno o peggiorare nel caso in cui a livello internazionale la situazione non si stabilizzi e il costo delle materie prime continuasse ad essere molto elevato, oltre che a una domanda che oscilla continuamente tra tentativi di consolidamento e rallentamenti anche corposi. Se il numero degli occupanti nei servizi è vicino ai massimi, ha ancora ampi spazi il manifatturiero.

A creare nubi all’orizzonte del commercio e dei servizi c’è, però, un’inflazione che, soprattutto per il carrello della spesa degli alimentari e dei generi di prima necessità per la persona e la casa, prosegue imperterrita. Seppur mitigata dal significativo calo dei costi energetici che, soprattutto per il gasolio, sono dettati pure da un rallentamento mondiale delle produzioni industriali. Il fotogramma rappresentato si ferma al mese di marzo e potrebbe aver subito variazione non secondarie in aprile. Variazioni sicuramente positive per commercio e servizi dell’attrattività, grazie all’exploit turistico di Pasqua e 25 aprile, a un Salone del Mobile di Milano che ormai travalica i confini lombardi e, per città come Brescia e Bergamo capitali della cultura per l’anno in corso, e per il Vinitaly di Verona, ormai prima manifestazione mondiale insieme alla transalpina Bordeaux. 

Difficile ipotizzare altrettanto miglioramento per il manifatturiero, la domanda di export resta timida e in assenza di un corposo e duraturo rilancio del Pil cinese, che si rifletta sull’intera economia Ue, difficilmente riprenderà a macinare numeri per l’anno in corso. Le previsioni della crescita del Pil da parte del Governo restano positive per il biennio in corso e sicuramente potrebbero sensibilmente migliorare nel caso le benedette risorse del Pnrr fossero in pieno utilizzo, opera che per realizzarsi, oltre a un miglioramento della cabina di regia necessita pure di una comunicazione più intensa ed efficace che stimoli e coinvolga l’intera popolazione e ne sensibilizzi un coinvolgimento territoriale.

Ne conseguirebbe che il nostro sistema socio-economico, avrebbe la possibilità di fare un salto di crescita che, abbinato al mantenimento di quello dei servizi, grazie al turismo estivo, previsto in ulteriore exploit, in rapporto allo scorso anno, potrebbe portare il Pil italiano ad aumentare di un ulteriore mezzo punto.

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