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Bce, "non ci fermiamo": tassi, la mossa che può stroncare l'Italia

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La Bce non cambia strada e continua sulla linea dell'aumento dei tassi di interesse, almeno fino all'estate. Se nei primi mesi dell’anno ci si aspettava che i tassi, pur aumentando a maggio e giugno, lo avrebbero fatto più lentamente rispetto ai rialzi dell’autunno e dell’inverno, ora invece questo scenario sembra improbabile: secondo la maggioranza nel Consiglio direttivo di Francoforte, come riporta il Corriere della Sera, questo tipo di linea non garantirebbe di sradicare l’inflazione dall’area euro abbastanza in fretta.

 

 

 

L'ipotesi, dunque, è che la presidente della Bce Christine Lagarde darà due messaggi domani: il primo riguarderà un nuovo aumento dei tassi d’interesse tra lo 0,25% e lo 0,50%; il secondo messaggio invece riguarderà l’inflazione, che a quanto pare sta scendendo molto più lentamente di quanto ci si aspettava. Dunque la Lagarde farà capire che l'intenzione è continuare ad alzare i tassi anche dopo gli aumenti di questa settimana e del mese prossimo. 

 

 

 

Ma non è tutto: a giugno la Bce potrebbe anche decidere di rallentare ancora di più i riacquisti dei titoli di Stato comprati fra il 2015 e il 2019, man mano che questi scadono e vengono rimborsati. Pare che alcuni esponenti del Consiglio direttivo vogliano cessare del tutto i riacquisti, alla scadenza, della carta comprata fino al 2019. In sostanza, fa notare il Corsera, "sono sempre più lontani i tempi nei quali l’Italia poteva contare sul sostegno massiccio della Bce in modo da assicurarsi domanda per suo debito pubblico". Per la Bce oggi il nemico da battere è l’inflazione e per questo i tassi devono salire. 

 

 

 

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