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Rai, vietato criticare i magistrati: il giornalista massacrato dalla sinistra

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Alessandro Gonzato
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Colpire la Rai, «la nuova Rai delle destre» strillano le opposizioni, per indebolire il governo. Va vivisezionato tutto in Viale Mazzini: giornalisti, servizi, ospiti - questo l’ordine dei generali dalle stelle di latta della sinistra - e chissenefrega se nella stessa Rai ci sono trasmissioni come Report di Sigfrido Ranucci che della sinistra sono da sempre il braccio armato e continuano a esserlo, indisturbate e libere di cannoneggiare e oltre, come nel caso del ministro Santanchè. 

Bisogna attaccare «i giornalisti di destra», questo il diktat, anche quelli che di destra non sono, vedi il collega di Libero Filippo Facci, mache sono «amici della Meloni». D’altronde Pd e 5Stelle scarseggiano di argomenti, e quando pensano di averli trovati le sparano grosse, ad esempio contro le politiche del lavoro mentre in Italia ci sono mezzo milione di occupati in più rispetto all’anno scorso. Dunque la prima disposizione è stata di accanirsi su Facci per l’articolo sul figlio di La Russa (Facci dovrebbe condurre una programma in Rai da settembre, e vedremo se glielo permetteranno), e adesso nel mirino è finito il direttore di Rainews, Paolo Petrecca, accusato di censura. 

 

LA DENUNCIA
«Gli chiediamo di fare chiarezza e motivare alcuni episodi», hanno tuonato i rappresentanti dei 5Stelle in Commissione Vigilanza Rai. «Sabato scorso un giornalista si è così pronunciato: “È bastato che il Guardasigilli Nordio annunciasse i capisaldi della riforma che sono scoppiate delle nuove vicende: quella di Delmastro e quella Santanchè”». Una presa di posizione, una battuta, un fatto mal spiegato? Non importa: per la sinistra il collega va messo al muro. 

«Sarebbe questa», prosegue la nota, «un’allusione al fatto che la magistratura avrebbe aperto quelle inchieste per dare un messaggio al governo?». Si può anzi si deve sparare sui «fascisti», ma se critichi Saviano, Fazio, Annunziata e compagni vari sei intolleante e contro il pluralismo dell’informazione. I grillini non mollano: «Ci giunge voce che un pezzo di Rainews sul figlio di La Russa sarebbe stato tagliato nella parte in cui riportava le polemiche legate ai commenti di Facci. La giornalista che aveva realizzato il pezzo avrebbe tolto la sua firma al servizio». 

I 5Stelle sono stati imbeccati dagli stessi rappresentanti del Comitato di Redazione di RaiNews i quali ancor prima che Petrecca si insediasse avevano già provato a impallinarlo sempre per questioni politiche. Il Cdr denuncia che «una collega ha ritirato la firma sul pezzo perché il testo è stato stravolto. Le modifiche sarebbero state richieste dal direttore con la motivazione che non si trattava “di una notizia”». 

Il Cdr inoltre punta il dito contro «la rassegna stampa in cui il conduttore ha preso posizione sullo scontro governo-giudici». In serata è intervenuto Petrecca: «Respingo speculazioni e commenti da ballatoio». E poi: «Sono polemiche strumentali di qualche pennivendolo, non parlo dei colleghi di redazione, ma di alcuni articoli usciti su Il Foglio e sul Fatto Quotidiano. È probabile che vada per vie legali». Il Pd insiste: «Le notizie su Petrecca preoccupano». 

 

PREDICANO BENE...
E però «la componente sindacale Usigrai-Fnsi Pluralismo si dissocia categoricamente dagli attacchi del M5s che riprende in modo strumentale l’attacco del Cdr». Si tratta, ha spiegato il sindacato, «solo dell’ultimo di una serie di interventi del Cdr che risponde più a logiche di contrapposizione politica che di rivendicazioni sindacali. 

Non entriamo nel merito della vicenda, ci limitiamo a ricordare che dello stesso Cdr fa parte chi in passato si è distinto per prese di posizione politiche accompagnate da volgari insulti contro rappresentanti delle istituzioni, alla faccia della sbandierata necessità di imparzialità di chi si autoproclama custode e garante esclusivo dei valori del Servizio Pubblico, al punto da mettere sotto accusa un collega per aver dato voce a un’interpretazione dei titoli di alcune testate sul tema giustizia». Ma Repubblica scrive: «I giornalisti di Rainews sono esasperati». È il nuovo inferno creato dalle destre. Vanno condannate. Se invece critichi i compagni hai la camicia nera.

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