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Christina Lagarde, altro rialzo dei tassi: è il nono, il sistema è a rischio

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Ennesimo aumento dei tassi di interesse in Europa: è la nona volta che la Bce di Christine Lagarde prende questa decisione, continuando sulla linea della stretta monetaria iniziata esattamente un anno fa. L'aumento è dello 0,25%. Ora, come spiega Federico Fubini sul Corriere della Sera, "il tasso principale di rifinanziamento per le banche è al 4,25%, quello sui depositi della liquidità delle banche stesse presso la Bce è al 3,75%".

 

 

 

Il giornalista del Corsera, poi, ha fatto notare che a questo rialzo potrebbe non seguirne un altro: al prossimo appuntamento, quello previsto con il Consiglio direttivo fissato il 14 settembre, non è detto che la Bce alzi di nuovo i tassi. Il motivo? Di recente anche i banchieri centrali più favorevoli alla stretta, come il presidente della Banca d’Olanda Klaas Knot, hanno espresso qualche perplessità in merito al prossimo eventuale rialzo, sottolineando la necessità di attendere quanto emergerà dal quadro economico nelle prossime settimane. 

 

 

 

Le prossime mosse, insomma, dipenderanno dall'andamento dell'economia, come emerge anche dal comunicato della Bce: "Le future decisioni del Consiglio direttivo garantiranno che i tassi d’interesse della Bce saranno posti a livelli restrittivi a sufficienza, per tutto il tempo necessario, per ottenere un puntuale ritorno dell’inflazione all’obiettivo di medio termine del 2%". Una sostanziale differenza rispetto al passato - fa notare Fubini - quando la Bce diceva che i tassi “saranno portati” al livello adatto a contrastare l’inflazione, anticipando così futuri rialzi. 

 

 

 

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