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Bancomat, la truffa dei 40 secondi: attenzione, come vi prosciugano il conto

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Bancomat clonato e conto prosciugato: è l'incubo di tutti. Ed è proprio quello che è successo a un uomo lo scorso maggio a uno sportello Atm nel quartiere Monteverde a Roma. Il suo bancomat sarebbe stato trattenuto per 40 secondi senza aver concluso alcun movimento e pochi giorni dopo l'amara scoperta: un buco di 1.000 euro dal conto. Si tratta della truffa dello skimmer, un dispositivo elettronico che viene nascosto all’interno della fessura dove si inserisce la carta e che, attraverso microcamere, riesce a "veder" i codici pin e clonare quindi i bancomat.

 

 

 

Lo scorso 13 maggio, l'uomo - che era andato a uno sportello per prelevare dei contanti - non solo non è riuscito a fare nessuna operazione ma la sua carta è stata anche trattenuta per ben 40 secondi e infine restituita perché - secondo la banca - non abilitata. "Sono tornato a casa e ho telefonato alla mia banca descrivendo i fatti - ha raccontato l’uomo al Messaggero -. L’operatrice mi ha rassicurato sul corretto funzionamento del mio bancomat. E mi sono tranquillizzato". Peccato che qualche giorno dopo mancassero ben 1.000, prelevati però da un altro sportello. 

 

 

 

"Ho telefonato nuovamente alla filiale per segnalare l’accaduto e hanno provveduto a riaccreditare l’importo", ha spiegato ancora l'uomo. Ma non è finita qui: dieci giorni dopo ecco la comunicazione dello storno dei 1.000 euro perché secondo la banca il prelievo era stato eseguito correttamente. "Sono corso dalla polizia e ho denunciato quanto accaduto. Gli agenti mi hanno riferito di essere l’ennesima vittima di una truffa", ha aggiunto infine il malcapitato. Al momento sarebbero in corso delle indagini per risalire ai presunti responsabili di queste truffe. 

 

 

 

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