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Bollette luce e gas, la grana di fine anno: cosa cambia per 9 milioni di italiani

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Benedetta Vitetta
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Sono circa 9 milioni gli italiani che in queste settimane sono alle prese con una nuova grana: effettuare il passaggio dal cosiddetto mercato tutelato dell’energia al mercato libero. Infatti, a meno di un rinvio del governo in extremis (leggasi decreto Energia, ndr), dal 10 gennaio 2024 dovrebbe smettere di esistere il mercato tutelato del gas, mentre quello dell’energia elettrica si fermerà da aprile. Ciò significa che le famiglie ancora inserite nel regime tutelato- dove i prezzi li stabilisce l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) - dovranno trovare un nuovo fornitore sul mercato libero o accettare l’offerta del proprio. D’ora in poi i prezzi saranno infatti determinati dalle aziende in concorrenza tra loro. 

Almeno in teoria le tariffe del mercato libero sono più convenienti: prevedono sconti, promozioni, punti fedeltà e altre opzioni legate al marketing. In più se i prezzi del mercato tutelato cambiano ogni trimestre per l’energia elettrica e ogni mese per il gas in base a domanda e offerta del mercato all’ingrosso, nel mercato libero si può firmare un contratto a prezzo bloccato o indicizzato, ossia variabile a seconda delle quotazioni del mercato. In modo del tutto simile a ciò che accade con l’aumento o la diminuzione dei tassi sui mutui.

 

Insomma, se è vero che sul mercato libero c’è più opportunità di scelta, serve comunque cercare con cura il nuovo fornitore, confrontando le offerte sul portale dell’Arera, e optando per il contratto più vantaggioso per i propri consumi. Ciò detto chi non avrà scelto per tempo con chi stipulare un nuovo contratto, non resterà senza energia a inizio 2024. Infatti per i ritardatari non ci saranno multe né sanzioni e il passaggio sarà graduale: si potrà restare con l’attuale fornitore, o un altro scelto da Arera, ma è qui che nasce la grana perché non avendo più prezzi tutelati potrebbero ritrovarsi a dover pagare bollette più salate delle attuali. 

Un guaio non da poco visto che viviamo in tempi di caro inflazione e tassi d’interesse alti e perché la volatilità dei prezzi è particolarmente imprevedibile viste le oscillazioni sul mercato dovute ai conflitti in corso in Ucraina e Medio Oriente. Per questo le associazioni dei consumatori, da tempo, chiedono al governo di prorogare, almeno di altri 6 mesi, il passaggio al mercato libero. In modo da superare l’inverno ed evitando enormi salassi per le famiglie. Tutto questo, non vale per gli utenti “vulnerabili” che resteranno ancora nel tutelato. In questa fascia rientrano gli over 75, i disabili, le persone economicamente svantaggiate o chi vive in abitazioni d’emergenza e i pazienti affetti da gravi malattie che richiedono l’uso di apparecchi medici ad alto consumo di energia.

 

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