"Domani è la festa dei lavoratori, e anche quest'anno il governo ha deciso di celebrarla con i fatti, perché crediamo che questo sia il modo per ringraziare gli italiani che ogni giorno contribuiscono a far grande questa nazione": la premier Giorgia Meloni lo ha detto a proposito del primo maggio in un videomessaggio pubblicato dopo il Consiglio dei ministri. Poi ha aggiunto: "L'Italia è sempre di più una Repubblica fondata sul lavoro, e io sono orgogliosa del fatto che in poco più di due anni e mezzo siano stati creati oltre un milione di posti di lavoro. Abbiamo raggiunto il record di numero di occupati, il tasso di occupazione femminile non è mai stato così alto, la disoccupazione è ai minimi da 18 anni a questa parte, aumentano i contratti a tempo indeterminato, diminuisce il precariato".
Nonostante i buoni risultati già raggiunti, la presidente del Consiglio ha detto che "ci impegniamo a fare ancora di più. Abbiamo reperito insieme all'Inail altri 650 milioni di euro per mettere in campo nuove misure concrete che insieme ai 600 milioni già disponibili dei bandi Inail destinati a cofinanziare gli investimenti delle imprese in questi ambiti portano a oltre 1 miliardo e 200 milioni le risorse disponibili per migliorare la sicurezza sui posti di lavoro". E ancora: "Vogliamo potenziare il sistema di incentivi e disincentivi per le imprese in base chiaramente alla loro condotta in materia di sicurezza con particolare attenzione al mondo agricolo".
Meloni-Erdogan, trionfo nella lotta ai trafficanti: "Azzeramento delle partenze"
Terminato il bilaterale tra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica di Turchia Recep Tayyip Erdo...A confermare le parole di Meloni sono i dati Istat sul Pil, che denotano una notevole accelerazione della crescita dell'economia italiana. Il Pil del primo trimestre del 2025, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% rispetto al primo trimestre del 2024. Nel quarto trimestre del 2024 il Pil era aumentato dello 0,2%. L'Istat, poi, ha fatto sapere che la variazione congiunturale di +0,3% è la sintesi di un aumento del valore aggiunto sia nel comparto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell'industria, mentre i servizi sono risultati stazionari.