Per Barilla, la sostenibilità non è una strategia, ma il principio che guida l'impresa. Presente in oltre 100 paesi con 30 comprensori produttivi dislocati a livello globale, l’Azienda continua a perseguire una visione incentrata sul garantire un’alimentazione di qualità e massima attenzione alla responsabilità ambientale.
Attraverso la propria missione “La gioia del cibo per una vita migliore”, Barilla seleziona con cura le materie prime e privilegia filiere sostenibili, senza mai tralasciare l’impegno per le persone e per il pianeta. Il percorso di Barilla nella valutazione dell’impatto ambientale si traduce in strategie concrete per affrontare le sfide nel minimizzarlo. In questa direzione l’Azienda investe costantemente in innovazione e soluzioni tecnologiche per abbattere le emissioni di gas serra, promuovendo l’utilizzo di energie rinnovabili e l’adozione di modelli produttivi più sostenibili. Un obiettivo chiaro: accelerare la transizione energetica, garantendo un equilibrio tra crescita e responsabilità ambientale.
Sin dal 2004, Barilla ha reso strutturale e continuo un programma energetico, in cui gli stabilimenti condividono e implementano le migliori soluzioni tecnologiche e gestionali per efficientare le performance energetiche dei siti.
I MARCHI GREEN
Parallelamente Barilla negli ultimi anni ha progressivamente incrementato l’uso di energia elettrica da fonti rinnovabili su numerosi marchi del suo Gruppo; in Italia ciò avviene su Mulino Bianco, Pan di Stelle, GranCereale e i Sughi Barilla, che utilizzano il 100% di energia elettrica da fonte rinnovabile acquistata con Garanzie di Origine o autoprodotta da impianti fotovoltaici.
In particolare, Mulino Bianco negli ultimi 5 anni ha scelto di approvvigionarsi esclusivamente con energia idroelettrica prodotta dall’ impianto alimentato dal lago di Resia: in questo modo tutti i prodotti riportano uno specifico logo sulle loro confezioni a conferma di questo impegno. In tutti pastifici italiani, invece, Barilla si è dotata di impianti di trigenerazione ad alto rendimento, che riducendo l’impiego di combustibili fossili rispetto all’acquisto dalla rete nazionale, permettono di ridurre gli impatti ambientali, migliorando l’efficienza energetica e aumentando l’indipendenza energetica delle proprie produzioni.
A conferma di tutto ciò nel 2024 Barilla ha investito in tutti i sui siti più di 10 Milioni di euro in progetti di efficientamento energetico, sul rinnovamento dei propri impianti di Trigenerazione e per l’installazione di impianti fotovoltaici per autoproduzione di energia da fonte rinnovabile.
Gli investimenti sugli impianti Fotovoltaici hanno permesso di triplicare l’autoproduzione di energia elettrica rinnovabile nei propri siti produttivi italiani, in particolare attraverso l’installazione di due nuovi impianti fotovoltaici nello stabilimento bakery di Rubbiano, in provincia di Parma, (0,3 MWp) e nello stabilimento di produzione sughi di Rubbiano (1,5 MWp).
NUOVI IMPIANTI
Quest’ultimo impianto installato nel 2024 permette nel periodo estivo, in cui si registra il picco produttivo dei nostri Pesti al basilico, di coprire il fabbisogno energetico di 1 giorno di produzione a settimana, grazie all’energia elettrica rinnovabile autoprodotta. Anche per il futuro Barilla conferma il suo impegno nelle energie rinnovabili, prevedendo di triplicare ulteriormente al 2026, la potenza installata, raggiungendo circa 9 MWp, con i nuovi impianti nelle fornerie di Melfi, Ascoli, e Cremona e nel pastificio di Foggia.
Questi interventi sono parte di un piano più ampio di strategia energetica e ambientale su tutto il gruppo, allineato con il rinnovo e il rafforzamento dell’impegno di Barilla verso l’iniziativa Science Based Targets (SB Ti) con l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5°C, come previsto dagli Accordi di Parigi.
Per garantire, inoltre, la trasparenza nelle proprie performance ambientali, Barilla aderisce già da diversi anni anche alle iniziative promosse dal Carbon Disclosure Project (CDP), rendi contando i risultati ambientali raggiunti e aumentando la consapevolezza sull’impatto del proprio piano strategico.