Criptovalute, ecco come andrà a finire la sfida

Le previsioni sul mercato messe nero su bianco da Scott Bessent. E ricordatevi Trump nel giorno della sua elezione...
di Buddy Foxdomenica 22 giugno 2025
Criptovalute, ecco come andrà a finire la sfida
2' di lettura

«Recenti studi stimano che le stablecoin potrebbero raggiungere un mercato da 3,7 trilioni di dollari entro la fine del decennio. Questo scenario diventa più probabile con l'approvazione del Genius Act. Un ecosistema di stablecoin fiorente stimolerà la domanda di titoli del Tesoro Usa, che garantiscono le stablecoin, da parte del settore privato. Questa nuova domanda potrebbe ridurre i costi di indebitamento del governo e contribuire a contenere il debito nazionale. Potrebbe anche attrarre milioni di nuovi utenti, in tutto il mondo, verso l’economia degli asset digitali basata sul dollaro». Queste non sono le parole scritte da un criptotrader che vi getta in faccia dollari fruscianti, sono le parole scritte da Scott Bessent il segretario al Tesoro dell’amministrazione Trump che mette l’ennesimo sigillo di garanzia al nuovo mondo cripto sempre più pronto a abbracciare, sostenere e chissà un giorno a sostituire la vecchia finanza.

Vi ricordate come si presentò Donald Trump il giorno dopo la sua elezione? Presentò la sua “meme coin”, non una valuta, ma come l’ho interpretata io un biglietto da visita, l’incipit economico finanziario di questa presidenza.

Ho riportato il testo per intero perché queste parole potrebbero entrare nella storia, sono un ulteriore passo avanti nel nuovo paradigma finanziario e nel mio piccolo sono la conferma di un mio vaticinio di qualche Panino fa. Era la fase in cui si dibatteva della crisi degli asset made in Usa, e in una mia riflessione embrionale sul tema crypto mi ero chiesto: potrebbero le stablecoin diventare i nuovi acquirenti di TBond sostituendo il ruolo delle banche centrali? Le parole di Bessent mi confermano che sono sulla buona strada, ma c’è ancora molto da studiare per arrivare a capire.

La settimana è stata totalmente occupata dall’evoluzione geopolitica, con cadute e salvataggi che fanno intravedere vendite controllate. Le ultime esternazioni di Trump mi ricordano lo scenario “pistola fumante” dei tempi di Colin Powell, Blix e Elbaradei, una trattativa che sui mercati si è tradotta in un’estenuante laterale lungo settimane. Sui dazi no news, Xi ancora tace, e anche dalla Fed nulla di nuovo, tassi sempre fermi, una decisione che ha fatto infuriare Trump sfociando nell'esternazione «stupid». Epiteto che ricorda molto lo slogan di Clinton «it's the economy, stupid!» e se anche questa volta l’economia dovesse finire in recessione chi mai potrebbe dare ancora torto a Trump?

Sulle cripto è intervenuto anche il nostro presidente della Consob Paolo Savona che le ha definite «pericolose come i mutui subprime». Io le definirei più come la prossima bolla, ma che ancora si deve gonfiare, e la data di scadenza l’ha indicata Bessent.

TESLA: «La strada di mattoni gialli verso il percorso autonomo da 1 trilione di dollari per Musk e Tesla comincia questa domenica a Austin» scrive il guru del Tech Dan Ives, e io su Tesla, con il naso turato, sono già a bordo da un pezzo.

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