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Piazza Affari piange. Ancora pressione sui titoli

Milano chiude a -2,59%. Male i bancari e le assicurazioni. Cristi dei Bund, lo spread a 482 punti dopo aver toccato i 506

Giulio Bucchi
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Altra giornata di passione per le borse europee. Piazza Affari ha chiuso la seduta in forte ribasso con l'indice Ftse Mib a -2,59% (13.915 punti), l'All Share a -2,44% e lo Star a -1,97 per cento. Sul listino principale della piazza milanese Mediolanum è la maglia nera (-7,89%). Male anche il comparto bancario: Mediobanca arretra del 7,93%, Bpm cede il 6,59%, Banco Popolare lascia sul terreno il 5,34% e Ubi Banca il 4,78%. Intesa Sanpaolo (che domani dovrebbe veder nominato Enrico Tomaso Cucchiaini come nuovo consigliere delegato) perde il 3,74%, Unicredit il 3,57 per cento. Ma tutti, dagli assicurativi (Generali -3,12%) agli energetici (Eni -1,67% ) lasciano sul campo qualcosa, compresi Fiat (-5,05%), Mediaset (-5,05%), Finmeccanica (-3,32%), Telecom Italia (-2,34%). Piange l'Europa - Non solo Piazza Affari, comunque, se la passa male. Francoforte, nel giorno del flop all'asta dei titoli di stato tedeschi, chiude a -1,44%, mentre Parigi fa peggio perdendo l'1,68 per cento. Anche Londra in ribasso: -1,2 per cento. Si diceva dei titoli di stato. Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi è salito fino a quota 506, raffreddandosi poi in chiusura e assestandosi a 482 punti, 8 in meno rispetto a martedì sera. Ma il balzo dei tassi sui titoli tedeschi a 10 anni ha riportato il rendimento dei corrispondenti Btp a un passo dal 7 per cento, per l'esattezza al 6,96%. Per i titoli a 5 anni il rendimento è balzato dal 6,91 al 7,22, con tasso al 7,12%. A livello europeo il differenziale fra i titoli tedeschi e quelli francesi ha chiuso in calo a 154 punti, così come quello con i Bonos spagnoli a 450 punti. E' allarme invece per i titoli di stato del Belgio, con lo spread schizzato a 343 punti. Solo un mese fa era sotto i 200 punti.

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