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Vittorio Feltri: Perché esiste la classe degli asini

Vittorio Feltri
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Non c' era bisogno dell' Ocse per sapere che gli studenti italiani, specialmente quelli del Sud, sono pressoché analfabeti, non essendo capaci di decriptare uno scritto che non sia elementare. Il fenomeno era noto. La scuola e le famiglie sono ignoranti perché non leggono e molte persone che invece tentano di farlo non capiscono un accidenti. Il loro linguaggio è miserrimo e non sono in grado di comprenderne uno leggermente più articolato. Gli stessi professori temo che abbiano difficoltà a spiegare ciò che essi stessi non comprendono appieno. La cosa strana è che i ragazzi, pur duri di comprendonio, sono convinti che la sintassi e la grammatica siano pregiudizi borghesi, e si piccano di essere esperti di climatologia. Ascoltano le deliranti teorie di Greta, si persuadono che siano supportate dalla scienza, le fanno proprie e riescono perfino a convincere i giornali di avere ragione nel sostenerle, quando viceversa sono bischerate bevibili soltanto dai bischeri, appunto. Il problema dell' insipienza culturale diffusa non è dovuto esclusivamente alla deficitaria istruzione pubblica, i cui difetti sono noti, bensì anche ad altro. Per esempio al fatto che genitori e figli non conversano più a tavola. I primi lavorano e quando rincasano non hanno voglia di parlare e scambiare esperienze e opinioni, tacciono, compulsano il cellulare e se un bambino li distoglie dalle loro abitudini silenti, interrogandoli, rispondono in malo modo: zitto stupidino. Leggi l'editoriale integrale di Vittorio Feltri su Libero in edicola oggi

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