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Hollande: "La Grecia rimanga nell'Eurozona, ma dia prova di credibilità"

Il presidente francese incontra il premier greco Samaras che avverte: "Non vogliamo avere debiti con l'Europa. Se falliamo, morirà la democrazia"

Giulio Bucchi
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  La Grecia deve restare nell'Eurozona, "ma Atene dia prova di credibilità". E' un'apertura cauta quella del presidente francese François Hollande nei confronti del premier greco Antonis Samaras, ricevuto all'Eliseo. In realtà, nulla è ancora risolto perché Samaras continua a chiedere una dilazione dei tempi di esecuzione dei tagli alla spesa pubblica, ma né Francia né soprattutto Germania paiono gradire. E così Hollande si limita a un diplomatico: "Dobbiamo adoperarci perché la questione greca in seno all'Europa non si ponga più. Per me non c'è alcuna questione: la Grecia deve restare nell'eurozona". Parole già sentite, mentre la postilla "Atene deve dimostrare la credibilità del suo programma e i suoi dirigenti devono andare in fondo" ricorda un po' più sinistramente (per la Grecia) il no secco a rinvii e l'obbligo al rispetto degli impegni presi pronunciati di fresco dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. Accelerare i tempi - Il passo in avanti Parigi lo fa sui tempi di decisione degli organsimi europei: "Noi stiamo aspettando il rapporto della troika (Unione Europea, Bce e Fmi, ndr). Una volta che avremo questo rapporto, una volta che gli impegni saranno confermati - ha spiegato Hollande - l'Europa dovrà fare ciò che deve fare. Stiamo affrontando questa questione da due anni e mezzo, non c'è tempo da perdere, ci sono impegni da riaffermare da entrambe le parti, decisioni da prendere, e prima è meglio è, cioè dopo il rapporto della troika al summita europeo di ottobre".  Samaras ottimista - Il premier greco, dal canto suo, ribadisce il proprio ottimismo anche perché non potrebbe fare altrimenti. "Resteremo nell'Eurozona", ha assicurato Samaras chiedendo però rispetto per "gli sforzi del popolo greco, devono essere riconosciuti". "Dobbiamo uscire dal circolo vizioso della decrescita subito. La Grecia - ha proseguito il premier - è un popolo fiero, non ama dover dipendere dai prestiti. Abbiamo tutte le condizioni per farcela e siamo certi che un successo della Grecia avrà una portata più vasta per dimostrare che l'Europa unita può andare avanti". E in un'intervista a Le Monde, Samaras aveva avvertito i parner europei, Merkel in testa: "La Grecia fuori dall'euro sarebbe devastante per noi e controproducente per l'Europa". Una bomba pronta ad esplodere, economica, sociale e politica perché "nessuna società sarebbe in grado di superare una situazione del genere. E nessuna democrazia potrebbe sopravvivere". L'unica richiesta di Atene è tempo: "Non discutiamo le finalità del programma della troika, ma abbiamo bisogno di un po' di respiro, ci serve un po' d'aria".        

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