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Siria, altra strage: morti 21 bimbiLa denuncia dell'ex ufficiale:"Assad ha usato armi chimiche"

Strage in Siria

Bombardamento a Ragga, vicino al confine turco. Altre 84 vittime L'ufficiale che ha abbandonato il regime: "Attacchi con armi chimiche a Homs"

Andrea Tempestini
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  Altra strage in Siria: un bombardamento nella provincia di Ragga, nel nord del Paese e a pochi chilometri dal confine turco, ha causato la morte di almeno 17 bambini. La notizia è stata riferita dagli attivisti, che hanno postato online un video in cui si vedono i resti delle vittime. Ancora non è chiaro quando sia avvenuto l'attacco. In Siria è un mercoledì di sangue: diversi gli attacchi e i bombardamenti. In totale, le vittime sono 84, di cui 21 bambini (17 dei quali soltanto a Ragga). La defezione - Il regime siriano scricchiola, e di pari passo crescono le atrocità delle sue rappresaglie. Il regime ha subito una nuova defezione. Il capo della polizia militare, il generale Abdulaziz al-Shala, ha abbandonato i ranghi dell'esercito per unirsi alle forze ribelli, e ha accusato il presidente Bashar al-Assad di aver utilizzato armi chimiche nella regione di Homs, alla vigilia di Natale. La notizia è stata riportata anche dal Times, che ha rilanciato un video registrato nella zona al confine turco-siriano, in cui si vede il generale, con indosso ancora la divisa, che spiega la sua decisione. I precedenti - Al-Shala è il militare più alto in rango, ad oggi, ad aver mollato il regime. Il generale ha spiegato che da tempo meditava di compiere il passo, ma che stava attendendo il momento più propizio. Il militare ha aggiunto che diversi altri ufficiali siriani si trovano nelle sue condizioni. Tra le altre defezioni, a luglio, quella del generale di brigata Manaf Tlas, uomo del circolo ristretto di Assad; poi all'inizio di agosto aveva lasciato il suo incarico l'allora premier Riad Hijab, la defezione più importante dall'inizio delle rivolte in Siria.  

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