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Il piccolo Ethan è ancora nelle mani dell'orco

Nicoletta Orlandi Posti
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E' entrato nel quinto giorno consecutivo il sequestro in Alabama di un bambino di 5 anni, affetto da autismo, da parte di un fanatico seguace di una setta apocalittica. L'uomo, identificato come Jimmy Lee Dykes, 65 anni, ex camionista in pensione, rimane asserragliato con l'ostaggio in un bunker sotterraneo che si era costruito vicino a casa propria nel villaggio di Pinckard, 3 chilometri a ovest di Midland City, dove si era trasferito un paio di anni fa e nel quale è avvenuto il rapimento. Agenti armati delle unità speciali, dell'Fbi e della Guardia Nazionale circondano il sito, ma non osano avvicinarsi per timore che la situazione possa precipitare e sia messa così a repentaglio la vita del bimbo, il quale si chiamerebbe Ethan. Il capo della polizia di Pinckard ha dichiarato che Dykes potrebbe resistere a oltranza: in città, ha spiegato, tutti sapevano che aveva l'abitudine di rinchiudersi periodicamente nel suo bunker e di rimanervi anche otto giorni di fila, come se intendesse 'allenarsi' per affrontare il fantomatico cataclisma che prima o poi, secondo il suo folle credo millenarista, dovrebbe abbattersi sugli Stati Uniti. Il giovanissimo prigioniero, per quanto se ne sa, starebbe bene ma sarebbe affranto per la separazione dai genitori. Le autorità comunicano regolarmente con il suo carceriere, pare attraverso un tubo in gomma utilizzato per garantire il ricambio dell'aria nel rifugio sotterraneo. Soltanto nelle ultime ore è stato rimorchiato altrove lo scuolabus su cui Dykes aveva fatto irruzione martedì scorso, uccidendone il conducente, il 66ene Charles Poland, che aveva tentato di difendere gli alunni a bordo; poi si era impadronito del veicolo, portando via con sè il piccolo. Si ignorano tuttora le richieste dell'uomo, un reduce dalla guerra in Vietnam descritto come individuo violento, forse affetto da disturbi mentali di origine post-traumatica.

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