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Regno Unito, trionfa David Cameron: ora il referendum sull'Unione europea

Andrea Tempestini
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In Gran Bretagna vince David Cameron. Anzi, stravince. L'incubo del pareggio non si è materializzato: il Regno Unito resta a destra. "Questa è stata chiaramente una notte molto positiva per i conservatori", ha dichiarato a caldo Cameron, per poi ricordare l'obiettivo: un referendum sul futuro dell'Inghilterra in Europa. Da Grexit a Brexit, dunque: la Gran Bretagna, capeggiata dal premierr Cameron, vuole uscire dall'Unione europea. Un progetto che dovrebbe arrivare a compimento nel 2017, e che in parte era stato "istruito" in seguito all'impetuosa crescita dell'Ukip di Nigel Farage, uscito con le ossa rotte da questo voto. A breve, dunque, il Regno Unito potrebbe decidere di "stracciare" la bandiera continentale. Una consultazione che potrebbe avere effetti dirompenti, e che potrebbe soprattutto rafforzare il fronte anti-euro che si oppone all'egemonia tedesca sul Vecchio Continente. Lo scenario - Ma sull'esito di questo referenudm, che comunque assicura "si farà", ha dei dubbi proprio il fondatore dell'Ukip, Alan Sked, che spiega a L'Espresso: "Si farà, ma purtroppo l'obiettivo di Cameron è di restarci. Cercherà di ottnere una ritrattazione di quell'articolo, nel trattato di Roma del 1956, in cui si parla di una ever closer union, cioè un'integrazione progressivamente sempre più stretta. Noi ne siamo di fatto già esentati, da quando abbiamo rifiutato l'unione monetaria, ma lui lo presenterà come un trionfo politico e convincerà gli inglesi a restare”. Il punto, però, è che nessuno alla vigilia del voto si aspettava un tale successo di Cameron. Un successo, dunque, che potrebbe essere figlio proprio della "promessa referendaria" con cui si era impegnato. Una promessa che non può eludere: resta da vedere come affronterà il tema (e soprattutto come voteranno gli inglesi).

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