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Scandalo Fifa, la Germania inviò un carico di armi all'Arabia Saudita per ottenere i mondiali del 2006

Leonardo Grilli
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Dopo gli arresti per tangenti e corruzione che hanno portato al rinvio a giudizio di 14 persone, dopo le dimissioni annunciate del neo (ri)eletto presidente Sepp Blatter e dopo le spese pazze, la Fifa non conosce tregua. Come una voragine che continua ad allargarsi, lo scandalo scava sempre più nel passato ed è arrivato a lambire i confini tedeschi. Secondo il settimanale Die Zeit, infatti, la Germania in cambio dell'appoggio dell'Arabia Saudita alla candidatura al Mondiale 2006 avrebbe inviato al paese musulmano un grosso carico di armi. Non sono quindi messe in dubbio solo le assegnazioni dei Mondiali a Russia e Qatar, ma anche quelle passate. Navi e granate – All'epoca la Germania era gestita dal Governo di Gerhard Schroeder, che a quanto pare voleva assolutamente ottenere l'assegnazione. Il problema però era che in un primo momento l'Arabia Saudita era intenzionata a offrire il proprio appoggio al Marocco. Secondo Die Zeit, quindi, la Federazione calcistica tedesca d'accordo con il Governo organizzò un colpo di mano: sette giorni prima del voto inviò al paese arabo una nave carica di granate a razzo prodotte in Germania. Il cambio di voto – E in effetti, guardacaso, sette giorni dopo l'Arabia Saudita cambiò idea e fornì l'appoggio a Berlino, che vinse 12 a 11 sul Sud Africa. Ma lo scandalo non si ferma qui. Sempre secondo il settimanale tedesco, infatti, i vertici dell'industria teutonica avrebbero fatto di tutto per convincere le altre federazioni a votare per il loro paese. Ad esempio la Volkswagen e la Bayer promisero più investimenti in Thailandia e Corea del Sud, mentre la Daimler avrebbe investito circa 100 milioni di euro nella società automobilistica sudcoreana Hyundai. di Leonardo Grilli

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