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L'Isis e la fatwa contro i neonati:Contro chi usa iniezioni letali

Lucia Esposito
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Lo Stato islamico ha un nuovo nemico. Indifeso. Il più indifeso di tutti. A Mosul l'Isis ha lanciato una fatwa che autorizza a "uccidere i neonati con neonati con sindrome di Down e altre malformazioni congenite o disabili”. Lo riporta il sito Web di un gruppo di attivisti locali, Mosul Eye, secondo il quale le esecuzioni sono già cominciate e ben 38 neonati di età compresa tra una settimana e tre mesi sono stati uccisi per soffocamento o con una iniezione letale. Sempre secondo il sito, la fatwa ha trovato applicazione anche in altre zone del califfato dell'Is, a cavallo tra Siria e Iraq.  Lo scorso febbraio il Comitato Onu per i diritti dell'infanzia ha denunciato il loro impiego per attentati suicidi o come scudi umani. Nel quadro della sua propaganda, all'inizio dell'anno l'Is ha diffuso un video su due fratelli sordi impiegati come vigili urbani per le strade di Mosul. Nel linguaggio dei segni, i due spiegavano di vivere bene sotto l'Is e di voler combattere per la sua causa.

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