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Siria: Margelletti, per Dall'Oglio e Quirico partita si gioca su fronte intelligence

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Roma, 9 ago. (Adnkronos) - "Nel caso siriano, i nostri Servizi Segreti hanno applicato con grande intelligenza una Realpolitik, avviando contatti con tutti gli attori interessati e in grado di portare un contributo alla liberazione dei nostri due connazionali piuttosto che assumere atteggiamenti ideologizzati e di chiusura. La partita si gioca sempre piu' sul fronte intelligence". E' l'analisi che Andrea Margelletti, presidente del Centro Studi Internazionali (CeSi) traccia all'Adnkronos sul sequestro di padre Paolo Dall'Oglio e dell'inviato della Stampa, Domenico Quirico. "La realta' dei fatti -prosegue l'esperto di strategie internazionali- e' che l'influenza degli islamisti nel paese e' sempre piu' marcata, lo dimostrano i numerosi rapimenti non solo di Dall'Oglio e Quirico. La battaglia che si combatte in Siria non e' solo tra sciiti e sunniti o tra voglia di rinnovamento e dittatura: esiste anche una guerra tra un Islam meno acceso e piu' laico, e delle realta' che invece vedono nell'affermazione con la violenza della legge islamica l'unico metodo di riconoscimento". "Per questa ragione -rimarca Margelletti- ancora oggi in alcuni casi i dispositivi di sicurezza dello Stato siriano mantengono una loro utilita' in un quadro bilaterale con alcuni Paesi europei. Diviene sempre piu' importante, a livello di Unione europea, marcare come la posizione italiana di fermo contrasto alla violenza, ma decisa verso una risoluzione diplomatica della crisi e non verso pericolose fughe in avanti che promuovono rapide soluzioni senza pero' il senno di una stabilita' regionale a lungo termine, sia l'unica ragione ragionevolmente possibile".

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