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Non la riconosce, commessa si rifiuta di vendere una borsa "troppo cara" a Oprah Winfrey

La conduttrice afroamericana: "Sono stata vittima di razzismo". Il negozio si scusa

Francesca Canelli
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Avete presente la scena del film "Pretty Woman", in cui Julia Roberts entra nella botique da cui era stata snobbata e compra tutto? E' quello che avrebbe potuto fare Oprah Winfrey, una delle donne più potenti e conosciute d'America. La conduttrice è entrata in un negozio di lusso a Zurigo, Svizzera, chiedendo di vedere una borsa di coccodrillo. La commessa italiana, che evidentemente non l'ha riconosciuta, ha pensato bene di suggrirle qualcosa "più alla sua portata", adducendo che il prezzo della borsa era davvero esagerato (28mila euro). Lo ha raccontato la stessa Oprah in una trasmissione televisiva statunitense, condotta da Larry King.  Con un patrimonio di oltre 2 miliardi di euro guadagnati solo tra il 2012 e il 2013, la regina afroamericana ha detto di "essersi sentita vittima di razzismo", e di non essere rientrata nel negozio a comprare tutto solo perché poi "le provvigioni sarebbero andate alla commessa". La quale si è difesa affermando di non aver riconosciuto Oprah, e di essersi comportata in quel modo per "non ferire i suoi sentimenti", e di "non aver avuto cattive intenzioni". La proprietaria del negozio "Trois Pommes", Trudie Gotz, si dice costernata e dispiaciuta per l'accaduto: "Tuttavia non posso rimproverare nulla alla commessa, la quale non parla inglese come prima lingua e si è comportata nel modo che riteneva più giusto. Non voleva offendere nessuno". Intanto l'Ente svizzero del turismo si è scusato via Twitter: "Siamo adirati, questa persona (la commessa ndr) ha agito in modo terribilmente sbagliato, ci dispiace per quanto accaduto a Oprah. 

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